IL BILANCIO

Il j’accuse di Piacentini: “Innovazione a Palazzo Chigi? Veramente difficile”. Chance dal reddito di cittadinanza

Il manager si prepara a lasciare la guida del Team Digitale e dal palco dell’EY Digital Summit di Capri fa il punto sul suo mandato. Anche sull’Agid grosse difficoltà operative: “Tanti e tali compiti che se anche ci fosse a capo Steve Jobs non risolverebbe i problemi”

Pubblicato il 04 Ott 2018

piacentini

È un bilancio che sa di amaro quello che Diego Piacentini, “reggente” del Team Digitale fino alla nomina del suo successore, lascia in eredità al nostro Paese. Dal palco dell’EY Capri Digital Summit, l’uomo voluto da Renzi a capo della squadra che avrebbe dovuto svecchiare la macchina pubblica e spingere la digitalizzazione del Paese, chiude il suo mandato senza risultati eclatanti.

“Parlare di innovazione a Palazzo Chigi è veramente difficile”, ha detto. E un colpetto lo ha dato anche riguardo all’Agid: “All’Agenzia digitale sono stati dati tanti e tali compiti che se anche ci fosse a capo Steve Jobs non risolverebbe i problemi”. Insomma la resistenza culturale e la macchinosità della burocrazia e degli incarichi continuano ad ostacolare il cammino della digital transformation italiana, come peraltro emerge anche dallo studio EY-Ipsos svelato al Digital Summit di Capri.

Magra consolazione l’avanzamento della diffusione della carta di identità elettronica: “Su circa 8mila comuni sono ormai 7.500 quelli in grado di rilasciare la carta d’identità elettronica e 6.400 quelli che la fanno realmente”. “Ma resta il problema degli appuntamenti dati a distanza di sei mesi”, ha evidenziato lo stesso Piacentini il quale prova a intravedere un orizzonte positivo facendo leva sulle possibilità offerte nell’ambito del reddito di cittadinanza “che può essere una grossa occasione per digitalizzare”. “Stiamo valutando alternative in base a quello che esiste, esiste già un sistema bancario che dà i soldi, esistono strumenti digitali”, ha detto Piacentini riferendosi ad esempio alla carta di identità.

E riguardo al suo successore Piacentini ha annunciato che “si tratta di una persona con cui ho lavorato molto”, senza però svelare ulteriori particolari. “. L’incarico di Piacentini terminerà il 31 ottobre e il mamager ha ribadito che tornerà a Seattle ma non in Amazon.

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