SCENARI

Il lungo inverno degli smartphone, crolla la domanda cinese

Fotografia del panorama che ha portato agli annunci shock di Apple e Samsung. Diminuiscono del 15% le vendite di cellulari nel Paese asiatico. Ma l’effetto si sentirà anche a livello mondiale. Canalys: “Mercato maturo e provato dalla trade war. La contrazione si rafforzerà nel 2019”

Pubblicato il 08 Gen 2019

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Si restringe il mercato cinese degli smartphone. Le vendite (a rivenditori e operatori) sono diminuite tra il 12-15,5% nel 2018 a 390 milioni di pezzi l’anno, dicono China Academy of Information and Communications Technology e Canalis. Suggerendo in questo modo i contorni di uno scenario desolante per il settore che ha già registrato in questi giorni gli annunci shock di Apple e Samsung sulla revisione al ribasso dei propri conti. Il dato ha un effetto farfalla: il crollo delle spedizioni cinesi 2018 potrebbe portare a una contrazione dell’1% nel mercato globale degli smartphone, secondo Canalys.

La Cina vanta il più grande mercato di smartphone del mondo. Ma si tratta secondo gli osservatori di un’economia in forte rallentamento causato in larga parte dalle tensioni causate dalla guerra commerciale con gli Stati Uniti. “Si tratta di un mercato ormai maturo – dice TuanAnh Nguyen analista di Canalys -. La debole crescita economica e la minore fiducia dei consumatori raggiungeranno probabilmente anche il segmento premium nella prima metà del 2019″.

Apple è stata “la più grande vittima del trend”, un fenomeno aggravato dalla “forte concorrenza locale”.

Di oggi la notizia che Samsung, rivale e fornitore di Apple, ha stimato un crollo degli utili del quarto trimestre del 29% e una redditività contenuta a causa dell’indebolimento della domanda di chip di memoria.

Huawei e Xiaomi stanno sfidando il dominio di Samsung in molti mercati chiave: Huawei controlla il mercato cinese, dove l’azienda coreana, un tempo leader del mercato, ora gioca al ribasso. Samsung controlla oltre un quinto del mercato globale, seguito da Huawei che ha una quota di mercato del 14%.

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