L'INIZIATIVA

Il Trentino sperimenta la smart land

Collaborazione pubblico-privato la leva per diffondere innovazione sul territorio

Pubblicato il 08 Feb 2013

Daniele Dal Sasso

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La Provincia Autonoma di Trento, a fronte di una situazione italiana compromessa dalla crisi internazionale, rappresenta una vera e propria “isola felice”. Povertà e disoccupazione – pur in lieve aumento – rimangono ampiamente sotto il livello di guardia, ed il sistema imprenditoriale appare quantomai vitale, anche grazie alla presenza di un solido sistema cooperativo. Il benessere sociale diffuso è però solo il primo degli elementi che rendono il Trentino un contesto ideale per un ecosistema di start-up innovative.
L’approvazione dell’Agenda Digitale può diventare il catalizzatore delle energie già presenti sul territorio, e renderlo un attrattore di giovani talenti imprenditoriali provenienti da tutto il Paese (ed oltre). Il Trentino ha profuso negli ultimi anni una grande quantità di sforzi nella costruzione di un’infrastruttura a larga banda il più diffusa possibile, con l’obiettivo di azzerare il digital divide e realizzare una rete di nuova generazione entro il 2018. Le complessità orografiche del territorio pongono sfide che hanno indotto la Provincia a dar vita a Trentino Network, società di scopo ad-hoc che ha realizzato circa 900 chilometri di fibra ottica, sfruttando tecnologie di connettività miste per portare la banda larga ad uffici pubblici, imprese, abitazioni, enti di ricerca e addirittura rifugi sull’arco alpino. L’affiancarsi di un importante sistema cooperativo alle tradizionali strutture associative, crea un ambiente favorevole per innovazione sociale e nuovi modelli di partnership pubblico/privato, basati sulla capacità di tali organizzazioni di aggregare segmenti consistenti della domanda di prodotti e servizi, orientando gli sforzi di sviluppo verso ciò di cui i loro dipendenti, clienti o associati necessitano, ed assumendo un fondamentale ruolo di market making in grado di ridurre la dispersione di energie su progetti irrilevanti. Ruolo peraltro confermato dall’introduzione, ad opera di Promocoop Trentina , di uno strumento come il Fondo Partecipativo – dedicato all’investimento in capitali di rischio per la creazione di imprese cooperative.

Ultimo elemento favorevole è il processo a più stadi composto dal sistema di Pre-Commercial Procurement introdotto da Trento Rise (consorzio di ricerca riconosciuto della Comissione Europea come parte dell’Istituto Europeo di Tecnlogia in ambito Ict, denominato Eit Ict Labs di cui fanno parte, tra gli altri, la Fondazione Bruno Kessler e l’Università degli Studi di Trento), che coinvolge il Living Lab “Trentino as a Lab”, coordinato da Informatica Trentina e parte della rete europea ENoLL. Il processo supportal’R&D delle aziende da un lato finanziando la costruzione di applicazioni dimostrative in ambiti specifici, dall’altro fornendo la competenza dei ricercatori ed un testbed provvisto di connettività diffusa a banda larga, di infrastrutture e di spazi dedicati, connesso ad un network internazionale di partner in grado di attrarre investimenti. Le risorse dell’Agenda Digitale, le modifiche in tema di burocrazia e gestione delle risorse umane e il nuovo atteggiamento culturale verso l’innovazione di cui è sintomo, possono fornire al Trentino gli strumenti per diventare una Ict Valley italiana.

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