CONTACT TRACING

Immuni operativa fino alla fine del 2021. Record di download

La bozza del decreto al vaglio del governo fa slittare la deadline, precedentemente prevista per il 31 dicembre 2020. Via all’interoperabilità con gli altri sistemi europei. La app scaricata da 7,2 milioni di persone

Pubblicato il 07 Ott 2020

immuni

Si allunga il periodo di operatività di Immuni. L’app nazionale di contact tracing potrà restare operativa fino al 31 dicembre 2021 (non più il 31 dicembre 2020). Dopo quel termine tutti i dati personali dovranno essere “cancellati o resi definitivamente anonimi”. Lo prevede la bozza del decreto legge che disegna la cornice delle norme per il contrasto del contagio da Covid.

Lo stesso provvedimento stabilisce che Immuni potrà dialogare con altre piattaforme europee che abbiano lo stesso scopo. “E’ consentita l’interoperabilità con le piattaforme che operano, con le medesime finalità, nel territorio dell’Unione europea”, si legge nell’articolo 2. Gli alert sui contatti con i contagiati potranno così essere attivi anche per i cittadini che vadano all’estero.

Intanto sta iniziando a dare frutti la campagna per la diffusione dell’app lanciata dal governo a cui hanno aderito le più grandi testate giornalistiche nonché radio e tv.

L’app ha registrato il record di download giornalieri che sono arrivati a quota 227mila, portando il numero di quelli totali a 7.264.257, ossia il 19% degli smartphone che ci sono in Italia, percentuale dalla quale sono esclusi i minori di 14 anni. L’incremento giornaliero dei download è il più alto dal 17 giugno scorso.

Come funziona l’app Immuni all’estero

Il sistema europeo che integrerà le app nazionali per il tracciamento dei contagi da Coronavirus inizierà a popolarsi dal 17 ottobre, quando sulla piattaforma saranno disponibili i dati forniti dalle App attive in Italia, con Immuni, in Germania e in Irlanda. Il sistema Gateway renderà possibile il data tracing su tutto il territorio comunitario utilizzando semplicemente l’app “nazionale” che si ha già installata sul telefono, senza bisogno di scaricarne una ad hoc finché si rimarrà all’interno del territorio europeo. Grazie a questo meccanismo sarà quindi possibile inviare o ricevere alert e segnalazioni nel caso si sia entrati in contatto, durante i propri spostamenti, con persone che hanno contratto il virus.

All’interno dell’Unione europea sono al momento 15 i Paesi che hanno già adottato o sono in procinto di adottare app per il data tracing: si tratta di Italia, Austria, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Malta, Olanda, Spagna, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, mentre Belgio, Cipro e Lituania sono in dirittura d’arrivo nell’implementazione del sistema. Al momento la media dei download è vicina al 10%, ma l’intenzione della Commissione Ue è di incoraggiare l’utilizzo di queste applicazioni per monitorare meglio i contagi, garantendo contemporaneamente il rispetto della privacy dei cittadini.

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