REPORT TREND MICRO

Industria 4.0 nel mirino degli hacker: 2017 l’anno degli attacchi IoT

Il report annuale di Trend Micro lancia l’allarme: in arrivo offensive più ampie e profonde negli ambienti manifatturieri e industriali. Vulnerabilità dei sistemi IT e utilizzo dei device mobili a lavoro terreni fertili per il cybercrime

Pubblicato il 01 Feb 2017

Andrea Frollà

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“Il 2016 ha dato l’opportunità ai cybercriminali di esplorare una vasta gamma di attacchi e di superfici di attacco. Quest’anno anno l’industria del cybercrime si spingerà oltre ed esplorerà nuovi territori”. Gastone Nencini, country manager di Trend Micro Italia, non ha dubbi: il 2017 vedrà una crescita nell’ampiezza e nella profondità degli attacchi e i cybercriminali diversificheranno le loro tattiche per capitalizzare i cambiamenti nel panorama tecnologico. L’ultimo report della compagnia giapponese prevede che l’anno in corso sarà quello degli attacchi contro l’IoT.

Nel 2017, sottolineano gli esperti che hanno curato lo studio, l’Internet of Things e in particolare l’Industrial IoT giocheranno un ruolo maggiore negli attacchi mirati. Queste offensive si avvantaggeranno del crescente utilizzo dei dispositivi connessi per sfruttare le vulnerabilità e i sistemi non sicuri e interrompere i processi di business. I cyber criminali minacceranno le organizzazioni sfruttando la combinazione tra il numero significativo delle vulnerabilità e il sempre più frequente utilizzo dei dispositivi mobili per monitorare i sistemi di controllo negli ambienti manifatturieri e industriali.

Le truffe Business Email Compromise (Bec) e Business Process Compromise (Bpc) continueranno a crescere, in quanto forme di estorsione aziendali semplici e ad alta rendita. Con un semplice raggiro a un impiegato, che dovrebbe trasferire denaro a un contro criminale, un attacco Bec può rendere 140mila dollari. In alternativa, hackerare direttamente un sistema di transazioni finanziarie, richiederebbe più lavoro. Da segnalare anche infine possibile utilizzo socio-politico del cybercrime: con il 46% della popolazione mondiale connessa, la cyber-propaganda continuerà a crescere, il rischio è di influenzare l’opinione pubblica con informazioni inaccurate nel momento in cui si votano nuovi leader o questioni importanti.

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