LA CLASSIFICA UE

Innovazione, l’Italia non è fra i leader in Europa: solo al 16mo posto

Il nostro Paese è ancora molto indietro rispetto a quelli in testa che stanno fortemente accelerando. Sorpresa Estonia: retrocessione improvvisa. I Paesi Bassi nella top 5 per la prima volta

Pubblicato il 22 Set 2022

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L’Italia è fra i Paesi a moderato tasso di innovazione: è quanto emerge dalla classifica 2022 della Commissione Ue che mappa il livello di innovazione degli Stati membri. Il nostro Paese dunque non si piazza né fra i leader dell’innovazione né fra i forti innovatori. Con un tasso di innovazione fra il 70% e il 100% della media Ue ci classifichiamo insieme con Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Spagna, Lituania, Malta, Portogallo e Slovenia con un modesto 16mo posto su 27.

La Ue supera per la prima volta il Giappone

Se è vero che il tasso di innovazione in Ue è aumentato di circa il 10% dal 2015 e che in un anno hanno migliorato le proprie performance 19 Stati membri (ma 8 gli hanno diminuiti), rispetto alla media europea Paesi come Australia, Canada, Repubblica di Corea e Stati Uniti continuano ad avere un vantaggio consistente anche se i gap sono stati colmati e per la prima volta è stato superato il Giappone.

“L’impegno dell’Europa per l’innovazione è dimostrato dal suo continuo miglioramento delle prestazioni in materia di innovazione – commenta Mariya Gabriel, commissario per l’Innovazione -. A sostegno della capacità di innovazione dell’Europa, Horizon Europe promuove l’eccellenza e sostiene i migliori ricercatori e innovatori per guidare i cambiamenti sistemici necessari a garantire un’Europa verde, sana e resiliente. Il Quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2022 dimostra l’importanza di creare un ecosistema paneuropeo dell’innovazione. La Nuova agenda europea per l’innovazione, recentemente adottata, posizionerà l’Europa in prima linea nella nuova ondata di innovazioni deep-tech e garantirà che l’innovazione raggiunga tutte le regioni d’Europa, comprese le aree rurali”.

Dai leader agli emergenti: Svezia prima, Romania ultima

Quattro i gruppi in cui è suddivisa la classifica. I leader dell’innovazione e la maggior parte degli innovatori forti si trovano nell’Europa settentrionale e occidentale, mentre la maggior parte degli innovatori moderati ed emergenti nell’Europa meridionale e orientale. E rispetto all’edizione dello scorso anno, tre Paesi hanno cambiato gruppo di performance. I Paesi Bassi sono diventati leader dell’innovazione, Cipro un forte innovatore e l’Estonia un innovatore moderato.

  • La Svezia continua a essere la regina assoluta guidando il “team” dei leader dell’innovazione (prestazioni superiori al 125% della media UE) che vede a seguire Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi e Belgio
  • Nel gruppo degli Innovatori forti (tra il 100% e il 125% della media UE)  Germania, Irlanda, Francia, Cipro, Lussemburgo e Austria
  • Innovatori moderati (tra il 70% e il 100% della media UE) sono Cechia, Estonia, Grecia, Spagna, Italia, Lituania, Malta, Portogallo e Slovenia.
  • Nel gruppo degli Innovatori emergenti (sotto il 70% della media UE) Bulgaria, Croazia, Lettonia, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia.

La sfida future: più autonomia

Nell’ambito della Nuova agenda europea per l’innovazione, adottata nel luglio 2022, la Commissione si concentrerà sul superamento del divario dell’innovazione nell’UE e sul posizionamento dell’Europa come protagonista nel panorama dell’innovazione globale.

“L’autonomia e la competitività dell’Europa dipenderanno dalla nostra capacità di diventare un leader tecnologico e commerciale in settori strategici come lo spazio, la difesa, l’idrogeno, le batterie, i chip quantistici e il calcolo ad alte prestazioni – sottolinea Thierry Breton, Commissario per il Mercato -. L’agenda europea per l’innovazione, il nostro sostegno alle start-up e alle PMI innovative, le alleanze industriali o gli Ipcei stanno già portando a progetti altamente innovativi in tutta Europa. È così che traduciamo la nostra eccellenza scientifica in leadership tecnologica e industriale e in posti di lavoro di qualità in Europa”.

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