IL REPORT

Intelligenza artificiale, in Italia giro d’affari da 6,6 miliardi nel 2027. Impatto del 2,7% sul Pil

Il 2023 chiuderà a quota 1,9 miliardi. Attesa una crescita importante sostenuta principalmente dagli investimenti dei comparti finance, Tlc, IT, manifattura e retail e con grosso potenziale per sanità, pubblica amministrazione e agricoltura. È quanto stima il Centro Studi Tim in un paper realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center. Premiate le migliori soluzioni della Tim AI Challenge: ecco le aziende sul podio

Pubblicato il 05 Dic 2023

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Si attesta a 1,9 miliardi di euro nel 2023, ma è previsto crescere fino a 6,6 miliardi nel 2027 il valore del mercato dell’intelligenza artificiale in Italia, sostenuto principalmente dagli investimenti dei comparti finance, telecomunicazioni e IT, manifattura e retail e con ulteriore potenziale di crescita nei settori dell’assistenza sanitaria, della pubblica amministrazione e dell’agricoltura.

Lo afferma il Rapporto ‘L’Intelligenza Artificiale in Italia – Mercato, Innovazione, Sviluppi’ realizzato dal Centro Studi Tim in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center – il centro di competenza del Gruppo bancario a supporto dello sviluppo delle startup e dell’ecosistema dell’innovazione -, e presentato a Roma durante l’evento che ha premiato le migliori soluzioni innovative vincitrici della ‘Tim AI Challenge’.

Crescita del 37% all’anno

Dallo studio emerge che il mercato dell’AI crescerà del 37% l’anno in Italia arrivando a circa 6,6 miliardi di euro nel 2027, e, a livello globale, raggiungerà oltre 407 miliardi di euro. Le imprese che utilizzano maggiormente l’AI sono quelle di grandi dimensioni: circa una grande azienda su quattro aveva attivato almeno una soluzione di AI nel 2021, mentre la media scende intorno al 6% considerando le imprese con più di dieci addetti, secondo i dati Eurostat. Stime più recenti attestano una crescita nell’uso dell’AI, con il 60-70% delle grandi imprese che sta già utilizzando o sperimentando questa tecnologia.

Lo studio evidenzia anche come l’utilizzo dell’AI potrà costituire un acceleratore dello sviluppo economico, aumentando la produttività e liberando risorse da applicare in ambiti in cui viene generato maggior valore. Secondo le stime del Centro Studi Tim, infatti, dal 2022 al 2026 l’intelligenza artificiale offrirà un contributo cumulato al Pil dell’Italia fino a 195 miliardi di euro, corrispondente ad un valore medio annuo di quasi 40 miliardi di euro pari a circa il 2% del Pil. Inoltre, l’applicazione dell’intelligenza artificiale su scala industriale – in particolare nei settori energia, agricoltura, trasporti ed acqua – contribuirà a diminuire complessivamente in Italia le emissioni di CO2 equivalenti di circa 116 milioni di tonnellate nel periodo 2020-2030, con una riduzione media annua di circa il 2,6% del totale delle emissioni, arrivando fino al 5% in meno al 2030.

In crescita il ricorso al Cloud computing

La diffusione dell’Intelligenza Artificiale comporta, inoltre, un consumo sempre maggiore dei servizi di Cloud computing. Considerando che tra il 7 e il 10% della spesa Cloud è oggi indotta dall’impiego del machine learning, il Centro Studi Tim ha calcolato che nel 2027 la sola diffusione di questa tecnologia genererà in Italia una spesa aggiuntiva di oltre 870 milioni di euro l’anno nei servizi di Public cloud.

Tim AI Challenge: premiate Digitiamo e causaLens

Con l’obiettivo di arricchire ulteriormente il portafoglio di soluzioni in ambito AI che TIM Enterprise mette a disposizione di aziende e PA è stata realizzata la ‘TIM AI Challenge’. L’iniziativa di scouting rientra nell’ambito del programma di Open Innovation, e in particolare all’interno di Tim Growth Platform, il nuovo modello di innovazione che punta sulla collaborazione industriale con società ad alto potenziale con l’obiettivo di accelerarne la crescita. La sfida, lanciata in collaborazione con alcuni dei principali attori in questo ambito, ha coinvolto oltre 160 startup, scaleup e aziende innovative chiamate a presentare soluzioni basate sull’AI per accelerare la trasformazione digitale. Circa l’80% delle proposte valutate è italiano, con forte interesse anche di società estere (spagnole, francesi, americane e inglesi in primis).

In particolare, Tim ha premiato due aziende: Digitiamo per la soluzione ‘Assistente all’Acquisto’, un assistente digitale per l’acquisto personalizzato che unisce sistemi di raccomandazione e AI generativa per supportare il consumatore finale prima, durante e dopo la vendita; e causaLens, con sede nel Regno Unito, per la piattaforma – decisionOS – che consente alle imprese di utilizzare i propri dati per prendere migliori decisioni aziendali sfruttando la Causal AI, la nuova frontiera dell’innovazione nell’AI. Ai vincitori verrà offerta una partnership tecnologica e commerciale con Tim Enterprise.

Gli altri riconoscimenti assegnati

Gli ulteriori riconoscimenti assegnati sono il premio Eit Digital a Mywai per la soluzione AIoT che combina Edge & Generative AI per rendere intelligenti i macchinari ed ottimizzare i costi di manutenzione predittiva, il controllo qualità e la produttività; il premio Intesa Sanpaolo Innovation Center a WordLift per l’automazione della Seo (Search Engine Optimization) basata sull’AI che ottimizza il contenuto e migliora il posizionamento dei siti web sui motori di ricerca; il premio dell’Osservatorio Startup Thinking del Politecnico di Milano a Athics per l’attenzione alla sostenibilità sociale della soluzione di intelligenza artificiale conversazionale che consente di creare assistenti virtuali in grado di adattare la comunicazione al profilo psicometrico dell’utente; il premio ImpreSapiens – Sapienza Università di Roma a TrafficLab per WeTraffic, una piattaforma per la gestione, la previsione e il monitoraggio in tempo reale del traffico e dei parcheggi.

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