Proseguendo la collaborazione avviata nel 2010, Snam e Cisco annunciano la realizzazione di una nuova rete ottica multiservizio, che sarà implementata entro il 2024. L’infrastruttura, si legge in una nota, coinvolgerà 38mila km di rete del gas, circa 1.600 punti di controllo, 13 impianti di compressione e nove siti di stoccaggio connessi, e sarà in grado di connettere in maniera più veloce ed efficace i punti di controllo e monitoraggio della rete di trasporto nazionale del gas. I dati raccolti saranno usati per gestire da remoto l’infrastruttura e offrire, applicando algoritmi di intelligenza artificiale, servizi evoluti come la manutenzione predittiva negli impianti.
I vantaggi della tecnologia Ron
La rete ottica di nuova generazione si servirà della tecnologia Cisco Ron (Routed Optical Networking) e sarà in grado di offrire una capacità di banda pari a 400 Gigabit/secondo: 40 volte in più rispetto all’attuale rete, basata sulla tecnologia denominata Dwdm (Dense Wavelenght Division Multiplexing), di tipo più tradizionale.
Le prestazioni di questa nuova rete multi-servizio si possono comparare a quelle delle reti operate dai grandi fornitori di telecomunicazioni. Si basa su una unica infrastruttura, che supporterà le esigenze di Snam in vari modi, dal sistema di controllo e gestione per trasportare e mettere a disposizione in modo sicuro il traffico dati necessario al telecontrollo della rete di backbone di trasporto del gas (circa 12mila km di gasdotti principali e 1630 punti di controllo sparsi sul territorio italiano) al meccanismo di raccolta dati attraverso i sensori connessi dislocati nei 1630 punti di controllo e trasmetterli ai sistemi di gestione e monitoraggio. Ma l’infrastruttura rafforzerà anche la rete di comunicazione di proprietà di cui Snam si serve per connettere tutte le attività aziendali, collegando un centinaio di sedi sul territorio nazionale.
Tutti i dati saranno convogliati in modo sicuro verso i due data center di Snam, i suoi headquarters e il cloud.
Una rete sicura, efficiente e a prova di futuro
La nuova rete offre potenziale per integrare ulteriori nuovi servizi per le esigenze future di Snam e dei suoi partner strategici. Per quanto riguarda la cybersecurity, oltre a separare i livelli di trasporto dei dati, queste soluzioni consentono alle informazioni più critiche di essere trasportate sulla rete in modo unidirezionale, soltanto cioè verso gli apparati e i nodi che devono effettivamente riceverle.
La tecnologia Ron offre inoltre importanti vantaggi in termini di efficienza e di risparmio energetico, rispetto alle reti ottiche di precedente generazione. In questa infrastruttura, la parte ottica è miniaturizzata e integrata direttamente nei router: ciò semplifica notevolmente l’intera architettura di rete, diminuisce il numero di apparati da alimentare e di conseguenza riduce in modo significativo il consumo di energia per ogni gigabyte di dati trasportato.
“Le infrastrutture di connettività rappresentano un elemento essenziale per le nostre operations, abbiamo trovato in Cisco un prezioso partner che ci ha accompagnato con tecnologie e persone in un profondo percorso di trasformazione, sapendo bilanciare innovazione, sostenibilità e sicurezza” spiega Giorgio Veronesi, Senior Vice President Digital Technologies and Innovation di Snam.
“Una porzione significativa dell’energia elettrica che consumiamo in Italia è generata a partire dal gas, quindi questo progetto è un passaggio essenziale per soddisfare le esigenze di cittadini e aziende del Paese, e l’attenzione di Snam per la sostenibilità è un bene per il futuro del nostro pianeta”, commenta Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia. “Le tecnologie hardware e software di Cisco aiutano a operare in modo efficiente, continuativo e sicuro. La completa digitalizzazione dell’infrastruttura di trasporto del gas permette di avere le informazioni e gli strumenti che aiutano a gestire funzionalità di alto livello in modo sicuro, e allo stesso tempo accelerano la transizione energetica che Snam sta perseguendo, ad esempio con la ricerca sull’utilizzo dell’idrogeno”.