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Intelligenza artificiale per le pmi, via al bando “CrescerAI”: sul piatto 2,2 milioni

Il Fondo per la Repubblica digitale utilizzerà il finanziamento ottenuto da Google.org per progetti che puntino allo sviluppo di soluzioni open source destinate alle piccole e medie imprese del made in Italy e a quelle sociali, in particolare situate nelle aree più svantaggiate. Università, istituti e centri di ricerca e trasferimento tecnologico potranno sottoporre le proposte entro il 31 gennaio 2024

Pubblicato il 06 Ott 2023

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Il Fondo per la Repubblica digitale lancia il bando “CrescerAI”, che invita soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore a presentare proposte progettuali per lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale destinate alle pmi del Made in Italy, incluse le imprese sociali, con particolare attenzione a quelle che si muovono in settori e contesti svantaggiati del Paese.

Il nuovo bando, sostenuto da Google.org, ente filantropico dell’omonima società, mette a disposizione 2,2 milioni di euro e mira a selezionare progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni  di tipo open source.

Il contesto italiano e gli obiettivi dell’iniziativa

L’intelligenza artificiale permetterà una crescita della produttività del lavoro compresa tra l’11% ed il 37% entro il 2035, secondo le stime del Parlamento Europeo. Inoltre, Anitec-Assinform – tra le principali associazioni del settore Ict – evidenzia come in Italia nel 2022 il mercato dell’AI abbia raggiunto un volume di oltre 400 milioni di euro (+21,7%) e stima che entro il 2025 si raggiungeranno i 700 milioni. Ma attualmente, secondo la Commissione europea, in Italia solo il 18% delle imprese riesce ad adottare due o più soluzioni di AI. La dimensione aziendale, inoltre, influisce su questa capacità, favorendo le grandi aziende che possono beneficiare di maggiori economie di scala e un potenziale ritorno di investimento. Le statistiche Istat più recenti confermano che la percentuale di pmi che utilizza sistemi di AI è solo il 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese.

Con “CrescerAI”, quindi, si vogliono individuare progetti scalabili, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze di una parte essenziale del tessuto produttivo italiano. Lo scorso maggio Google.org aveva lanciato il Social Innovation Fund on AI, con l’obiettivo dichiarato di sostenere le organizzazioni non profit in Europa nello sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che abbiano un impatto positivo sull’ecosistema imprenditoriale. Il Fondo, del valore complessivo di 3 milioni di euro, puntava a individuare iniziative in grado di rendere disponibili a tutti i vantaggi dell’AI, incoraggiando soluzioni che verranno messe a disposizione e in modalità open source, e

La mission di “CrescerAI” ha corrisposto perfettamente a questi requisiti: le proposte progettuali che parteciperanno al bando devono prevedere azioni puntuali, funzionali allo sviluppo e all’implementazione di una soluzione basata su tecnologie di intelligenza artificiale, la cui adozione dovrà, come detto, interessare le pmi con un ruolo chiave nella promozione del “Made in Italy”, con una particolare attenzione alle imprese operanti in settori e contesti svantaggiati.

Grazie all’applicazione della soluzione di AI sviluppata, si prevede che i beneficiari finali dei progetti finanziati possano riscontrare vantaggi concreti, a partire dall’abbattimento di tempi e costi di operazione nel proprio business e dall’ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi, sviluppando al tempo stesso maggior resilienza finanziaria e minor impatto ambientale.

Lo scopo ultimo del bando è individuare progetti “scalabili”, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di pmi e imprese sociali italiane. A tal fine, verrà dato particolare risalto alle proposte che si rivolgono all’imprenditorialità localizzata in contesti svantaggiati del Paese, quali aree a basso reddito o caratterizzate da un alto tasso di vulnerabilità imprenditoriale, nonché in contesti emarginati e caratterizzati da una minore disponibilità di risorse.

Come partecipare al bando

Sono ammessi al progetto soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro – come per esempio università, istituti e centri di ricerca, e centri di trasferimento tecnologico – che potranno partecipare presentando proposte progettuali entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy.

I progetti finalisti verranno valutati anche da un panel di esperti che include: Agostino Santoni (Vice Presidente per il Digitale di Confindustria), Eleonora Faina (Direttrice Generale di Anitec-Assinform), Mario Nobile (Direttore Generale di AgID), Raffaella Cagliano (Direttrice del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano), Vincenzo Ambriola (Direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa).

I progetti considerati idonei verranno sostenuti in tutte le fasi per creare, promuovere, applicare e scalare soluzioni innovative di AI: le proposte potranno includere fasi preliminari di ricerca e sviluppo, test e applicazione sperimentale, implementazione e scale-up della soluzione proposta, prevedendo anche il coinvolgimento di imprese per l’apporto di know how specifico nel campo dell’AI.

Le risorse messe a disposizione di Inco

Oltre a Fondo per la Repubblica Digitale, il Social Innovation Fund on AI ha anche finanziato per 700mila euro Inco, un’organizzazione internazionale non-profit che promuove lo sviluppo di competenze digitali in ambito aziendale, che utilizzerà il finanziamento di Google.org per espandere in Italia il programma Social Tides, che offre supporto dedicato, competenze di intelligenza artificiale e grant fino a 250mila dollari per imprese sociali svantaggiate. L’annuncio è stato fatto da Melissa Ferretti Peretti, vp e country manager di Google in Italia in occasione della conferenza “ComoLake2023 – Next Generation Innovations”, di scena in questi giorni a Cernobbio.

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