La maggior parte delle aziende che ha adottato l’Internet of Things (IoT) stanno già vedendo risultati misurabili, quali migliori customer experience, collaborazione, visione e produttività. È il risultato dello studio “Internet of Things, science fiction or business fact?” sull’impatto delle connected solution, realizzato dalla Harvard business review analytic services e sponsorizzato da Verizon enterprice solutions.
Nello specifico, lo studio documenta l’impatto dell’IoT nelle aziende early adopter, i vantaggi che ricavano dall’essere “pionieri IoT” e le sfide associate all’implementazione delle nuove tecnologie.
Secondo la ricerca il 51% degli intervistati utilizza soluzioni IoT per migliorare il proprio servizio clienti, il 62% dichiara che la propria capacità di risposta al cliente è moderatamente o significativamente aumentata a seguito dell’adozione dell’IoT, il 46% pensa che garantire la privacy ed essere compliant alle normative siano il principale ostacolo per lo sviluppo dell’IoT.
“Se da un lato è vero che l’Internet of Things non è fantascienza, dall’altro non si è ancora affermato nel quotidiano – afferma Mark Bartolomeo, vice president of IoT connected solutions di Verizon – Costruire un’applicazione IoT richiede la selezione e l’integrazione di diversi componenti: sensori, moduli di comunicazione e rete, solo per iniziare. Trasformare i dati in qualcosa di fruibile, come una smart city super-efficiente, è un impegno importante che richiede una leadership definita, collaborazione tra settore pubblico e privato e la trasformazione di un modello di business”.
Gli intervistati hanno dichiarato che al fine di implementare iniziative IoT, le aziende devono prima risolvere le sfide con privacy, conformità, sicurezza e con l’enorme quantità di nuovi dati raccolti, soprattutto in relazione al comportamento dei clienti. Nonostante ciò, solo il 56% degli intervistati che hanno implementato IoT- o sono in procinto di farlo – ha affermato di aver elaborato una strategia a riguardo.
“I partner più adatti per l’IoT devono mettere a disposizione non solo dispositivi, applicazioni e connettività di rete – conclude Bartolomeo – ma è necessario che abbiano un ecosistema di partner, team di sviluppo, servizi professionali e conoscenze pregresse ottenute dalla realizzazione di progetti precedenti. Con una forte partnership per l’IoT, le aziende non solo possono raggiungere i loro obiettivi a breve termine, ma anche accelerare il processo di trasformazione e prepararsi per il futuro già da oggi”.