L'OSSERVATORIO

Ipsos: e-shopper over65, due su tre sono “heavy buyer”

Gli italiani “elder” superano per numero di acquisti i 55-65enni. Salamon (Ispos Loyalty): “Quando scoprono il web-shopping ne restano entusiasti”

Pubblicato il 27 Nov 2013

Molti anziani “heavy buyer” e uomini e donne alla pari per quanto riguarda gli acquisti online in Italia: sono alcuni dei risultati di uno studio elaborato dall’Osservatorio sull’e-commerce Ipsos-Webloyalty, condotto su 1.500 consumatori online nel nostro Paese.

Prendendo in considerazione gli “heavy buyers” (grossi acquirenti) – cioè coloro che hanno effettuato almeno 4 acquisti online negli ultimi sei mesi – emerge come la percentuale di uomini e donne sia esattamente identica (76%). Questo significa sostanzialmente una rivoluzione della figura del “responsabile acquisti” in famiglia, che tradizionalmente vedeva le donne incaricate di comprare beni per la casa e la famiglia e gli uomini acquirenti responsabili dei beni durevoli.

Altro dato interessante riguarda le fasce d’età che ricorrono maggiormente all’e-commerce, effettuando un elevato numero di acquisti: se, come è lecito attendersi, i più attivi sono nella fascia 25- 34 anni (80,1% di grossi acquirenti), seguiti a brevissima distanza dai giovani tra i 18 e i 24 (79,6% nella stessa categoria), bisogna sottolineare come ben il 68,4% degli ultrasessantacinquenni sia annoverabile tra gli “heavy buyer”. Superano così i 55-65enni (68,4%) e si posizionano immediatamente alle spalle della fascia 45-54 anni (73,4%), non lontano da quella 35-44 anni (in cui il 76,6% è composto da “grossi acquirenti”). L’elevata percentuale di grossi compratori tra gli over 65, sottolineano i ricercatori, mette in evidenza come, seppure queste persone utilizzino ancora poco Internet, quando lo fanno ne restano entusiasti e quindi diventano ottimi clienti.

Ugualmente lo stato civile degli intervistati è connesso a un utilizzo più o meno marcato del commercio digitale: le coppie conviventi sono le più presenti tra gli heavy buyer (80,2%) e precedono i single (79%) e i coniugati (73% di grossi acquirenti). Più distanziate in classifica appaiono le persone separate (68,2%) e quelle divorziate (solamente il 65,2% di esse può essere incluso tra chi acquista assiduamente online).

“Il potenziale dell’e-commerce emerge, ancora una volta, in maniera evidente dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio” ha dichiarato Alexandre Cotigny, Direttore Generale Sud Europa di Webloyalty. “Le categorie solitamente considerate come meno avvezze all’utilizzo delle tecnologie digitali si dimostrano invece tra le più attive tra gli acquirenti online. Compito degli operatori del settore è quello di proporre programmi e offerte sempre più personalizzate, per coinvolgere attivamente quell’ampia fascia di utenti che dimostra un interesse crescente per i vantaggi offerti dall’e-commerce”.

“L’e-commerce sta diventando una pratica di massa, che tocca la gran parte dei segmenti della popolazione” ha commentato Marco Salamon, country manager di Ipsos Loyalty. “A questo proposito appare sintomatica l’eguale quota di forti utilizzatori tra uomini e donne. Potremmo anzi affermare che l’e-commerce sta rivoluzionando la figura del “responsabile acquisti” in famiglia, che tradizionalmente vedeva le donne incaricate degli acquisti per la casa e la famiglia e gli uomini acquirenti responsabili dei beni durevoli. La presenza di un nucleo famigliare spinge, inoltre, le occasioni di acquisto online: il segmento delle coppie conviventi è spesso composto da persone relativamente giovani, con elevato profilo socioculturale, forti utilizzatori di categorie di prodotto che ormai si acquistano principalmente online (intrattenimento, elettronica, servizi turistici, ecc.). Non deve, infine, stupire l’elevata percentuale di grossi compratori tra gli over 65: tra gli anziani è ancora relativamente poco usato internet e chi lo utilizza ha buone possibilità di esserne un utente entusiasta (ed ottimo cliente, quindi, per l’e-commerce)”.

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