L'ANNUNCIO

Jack Ma come Bill Gates, addio al business in nome della filantropia

Il fondatore di Alibaba, il più ricco imprenditore cinese, dal 25 giugno uscirà dal board di Softbank. E si vocifera che prima della fine dell’anno lascerà anche gli incarichi nel colosso dell’e-commerce

Pubblicato il 19 Mag 2020

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Come Bill Gates, uno dei suoi miti, così anche Jack Ma, fondatore di Alibaba e uomo più ricco di Cina, sta lasciando tutti i suoi incarichi di business e si vuole dedicare esclusivamente alla filantropia.

Per questo Ma ha detto che dal prossimo 25 giugno uscirà dal board di SoftBank, la holding che, tramite il fondo di venture capital Vision Fund, ha finanziato la crescita di Alibaba. La notizia dell’uscita dal board arriva subito dopo che il Vision Fund ha registrato la sua più grande perdita di sempre, pari a 18 miliardi di dollari (la casa madre, SoftBank, ha invece perso 13 miliardi).

Jack Ma ha un patrimonio personale di 41,8 miliardi di dollari, ed è secondo le statistiche della rivista Fortune l’uomo più ricco della Cina. Nonché l’ultimo in ordine di tempo tra i personaggi di alto livello a lasciare il board di SoftBank. Anche il fondatore di Uniqlo, Tadashi Yanai, è uscito a dicembre, mentre il fondatore di Nidec, Shigenobu Nagamori, era uscito già nel 2017.

Masayoshi Son, ceo del gruppo SoftBank, ha detto che Jack Ma “ha deciso di lasciare il board di SoftBank di sua spontanea volontà. È una notizia triste ma manteniamo un contatto diretto e, fino allo scoppio della pandemia, ci vedevamo ogni mese una volta a cena per parlare di affari e delle nostre vite. Penso che rimarremo amici per tutto il resto della nostra vita”.

Nell’ultimo anno Ma si è sempre più dedicato alla filantropia e in particolare all’educazione. A settembre aveva lasciato il suo ruolo di chairman di Alibaba e, secondo alcune indiscrezioni, prima della fine dell’anno potrebbe lasciare il board della sua azienda.

Ma e Son sono due dei multi-miliardari più famosi di tutta l’Asia e la loro amicizia è vecchia di più di venti anni. Son è stato infatti uno dei primissimi investitori in Alibaba: nel 2000, un’anno dopo che era stata fondata, SoftBank ha investito 20 milioni di dollari dell’epoca nell’azienda cinese. Oggi, secondo l’ultimo prospetto presentato alla Sec, SoftBank possiede circa il 25% di Alibaba, una quota che vale all’incirca 100 miliardi di dollari e che rende la società giapponese il singolo più grande azionista dell’azienda cinese.

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