INCUBATORI

Key Capital, via al nuovo venture incubator

La società di Giorgio Di Stefano pronta a investire in ambito digital e mobile. Primi accordi a breve

Pubblicato il 27 Giu 2013

L.M.

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Il mondo dei venture capital italiani vede entrare in campo un nuovo player, Key Capital.

La società, nata nel luglio 2012 per volontà di Giorgio Di Stefano, dottore commercialista, è pronta per i primi investimenti in ambito digital e high-tech e va arricchire un ecosistema italiano piuttosto asfittico in ambito di venture-capital.

Di Stefano ha inteso creare una “boutique firm”, ovvero una realtà flessibile e di piccole dimensioni, con un capitale proveniente dal proprio network, e per dimensioni adatto ad investimenti di tipo seed e un’attitudine all’affiancamento nello sviluppo del business.

Key Capital si prefigura come una società a responsabilità limitata il cui presidente del consiglio di amministrazione è Massimo Mazza, già presidente di Federfarma, e si avvale di cinque advisor le cui professionalità attingono dal mondo del marketing, della consulenza strategica e della finanza aziendale. Fra essi figura Davide Maggi, partner di Digital Magics fino al 2008 e fondatore della digital company Nimai. Il ruolo degli advisor è strategico per il modello di business di Key Capital che offre un consistente apporto di tipo manageriale alle imprese partecipate.

L’obiettivo di Key Capital venture incubator è quello di realizzare quattro investimenti in ambito digital e mobile, un settore all’avanguardia la cui attitudine è di tipo “disruptive”: le tecnologie digitali tendono a sostituire quelle fisiche. Key Capital vuole farsi promotrice di questo cambiamento. La società è inoltre interessata a soggetti la cui attività è fortemente intrecciata con le aziende, con orientamento prevalentemente B2B.

Il portfolio di Key Capital si prospetta come variegato, ma con un filo conduttore: le startup partecipate operano in ambito digital & mobile, con un focus sul mondo retail. Giugno è il mese nel quale verranno poste le prime firme.

Fra i progetti in vista figurano una piattaforma di crowdfunding e un’apertura verso i micro-investimenti. È previsto un potenziamento dell’aspetto consulenziale grazie alla recente partnership instaurata con Italia Startup, di cui Key Capital è socio da aprile 2013.

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