L’Ebola è virale anche sul web. L’ondata di preoccupazione non poteva non attirare l’attenzione degli hacker che hanno fatto leva sulle ansie e sulle paure delle persone nei riguardi del virus per sferrare un nuovo attacco informatico attraverso finte e-mail dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Il messaggio e-mail compare nella inbox con un oggetto dal tono fortemente allarmistico e, apparentemente, fornisce consigli e suggerimenti sulla sicurezza sanitaria: in realtà, l’e-mail contiene e scarica un malware, il trojan DarkComet Rat che consente agli hacker di accedere ai dati e ai file del Pc controllando anche webcam e microfoni.
L’attacco è solo l’ultimo di una lunga serie che ha caratterizzato il 2014. I dati rilasciati da Enisa, Mise e Clusit a ottobre, in occasione del mese europeo della sicurezza informatica, hanno rilevato un forte aumento di cyber crimini, con un incremento del 36% rispetto al 2011 (fonte: Clusit): gli attacchi sono ormai mirati non solo ai privati, ma anche alle istituzioni governative e ai servizi aziendali, colpendo in maniera rilevante attraverso il cloud, i social network e i servizi in mobilità.