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L’innovazione non è un pranzo di gala

E’ rischio esistenziale quando si crea una nuova impresa, la startup: il successo o la morte. Non piace a nessuno sbagliare, perdere soldi, investire senza risultati. E quando succede, diventa troppo forte la tentazione del “business as usual”

Pubblicato il 16 Dic 2016

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Il nuovo CEO di Electrolux ha rivelato al Financial Times che la multinazionale degli elettrodomestici sta pensando di lanciare una LaundryUber, una lavabiancheria in condivisione che si paga a consumo. Ma anche un forno che farà tutto da solo in base a quel che vogliamo cuocere. Ecco una sintesi efficace di quel che sono gli effetti della digital disruption: ripensare prodotti, servizi e modelli di business ma anche cambiare la relazione con i clienti.

Ecco perché l’innovazione non è un pranzo di gala. È rischio esistenziale quando si crea una nuova impresa, la startup: il successo o la morte. È rischio manageriale quando si avvia un percorso all’interno di un’azienda consolidata: l’affermazione o la sanzione. Hai voglia a dire che bisogna accettare il fallimento e imparare dagli errori: non piace a nessuno sbagliare, perdere soldi, investire senza risultati. E quando succede, diventa troppo forte la tentazione del “business as usual”.

Ecco perché poco meno della metà delle imprese italiane sta pensando all’open innovation. E solo il 30% ha avviato collaborazioni con qualche startup, come rivela il report dell’Osservatorio Digital Trasformation Academy del Politecnico di Milano di cui parliamo in queste pagine.

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