GUERRA SUI MARCHI

Apple perde in Cina: l’iPhone ora sarà anche un portafogli in pelle

Un altro colpo per l’azienda sconfitta nella battaglia legale sull’esclusiva della denominazione dello smartphone. L’azienda non sarebbe riuscita a dimostrare di aver usato il nome del melafonino prima della Xintong Tiandi Technology che produce pelletteria

Pubblicato il 04 Mag 2016

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Un altro colpo per Apple. Dopo la trimestrale deludente, dopo l’abbandono di Icahn, ora l’azienda deve vedersela anche con la sconfitta sul marchio. Ha perso infatti la battaglia legale in Cina sull’esclusiva della denominazione iPhone che ora potrà essere utilizzato anche da una società che produce portafogli e borse.

E’ quanto prevede una sentenza della Corte municipale di Pechino, arrivata dopo una causa intentata anni fa da Cupertino contro la società cinese Xintong Tiandi Technology, che commercializza pelletteria. Secondo la Corte, Apple non è riuscita a dimostrare che nel 2007, anno di lancio dell’iPhone, il melafonino era un marchio famoso anche in Cina.

L’iPhone è stato però commercializzato in Cina solo dal 2009, due anni dopo, cioè, che la società cinese aveva registrato il marchio nel 2007, per prodotti di pelletteria e portafogli. Apple aveva presentato la stessa istanza già nel 2002, ma per computer e prodotti collegati. La società di Cupertino aveva intentato causa contro la Xintong Tiandi Technology nel 2012: la sentenza è arrivata a fine aprile.

La Cina è il secondo più grande mercato mondiale per la Apple dopo gli Stati Uniti, anche se le vendite del primo trimestre nel paese sono scese del 26% rispetto all’anno precedente.

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