L’IT di Engineering “capofila” della cultura europea

La società è main contractor del progetto Assets per lo sviluppo di soluzioni per Europeana, la biblioteca digitale della Ue. In campo 24 partner internazionali

Pubblicato il 10 Mag 2010

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La tecnologia di Engineering a servizio della cultura europea.
Parte ufficialmente il progetto di ricerca europeo Assets
coordinato dall’azienda nel ruolo di main contractor di 24
partner internazionali attivi nel mondo delle tecnologie e dei
contenuti culturali. L’iniziativa è finalizzata al design, allo
sviluppo, all’implementazione e alla sperimentazione su larga
scala di servizi per la ricerca e la navigazione di oggetti
culturali audio-video, tridimensionali e interfacce web della
piattaforma tecnologica di Europeana, la biblioteca digitale
europea.

Per Engineering Assets è l’occasione per consolidare il know-how
tecnologico innovativo acquisito con Bricks, Caspar e Pharos, i tre
progetti finalizzati all’offerta di soluzioni avanzate per la
gestione e l’accesso alle biblioteche digitali multimediali.
“Il progetto” afferma, “consolida la leadership di
Engineering nell’ambito delle soluzioni innovative a supporto
delle biblioteche digitali e, soprattutto, si pone come partner di
riferimento privilegiato per Europeana, la Biblioteca Digitale
Europea – spiega Massimo Bertoncini, responsabile dell’area
Media Digitali del Laboratorio di Ricerca & Sviluppo Grazie alle
tecnologie che si
renderanno disponibili, il progetto Assets darà ulteriore slancio
alla creazione della casa comune della cultura europea”.

Il progetto migliorerà l’usabilità di Europeana, la piattaforma
informatica della Biblioteca Digitale Europea, mediante opportuni
link semantici, accesso a lungo termine e preservazione dei
contenuti inseriti in una nuova architettura implementata da
Engineering. Le attività di ricerca saranno condotte in stretta
cooperazione con Europeana, in modo tale da sincronizzare la
piattaforma tecnologica della Biblioteca Digitale Europea con i
rilasci dei servizi.

Assets (Advanced Search Services and Enhanced Technological
Solutions for the European Digital Library), vale complessivamente
circa 5 milioni di euro, è finanziato nell’ambito del programma
comunitario Competitiveness & Innovation Framework Programme (Cip)
e vede Engineering alla guida di un consorzio internazionale
estremamente prestigioso, composto fra gli altri da Unesco,
Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Biblioteca Digitale Europea,
Istituto Nazionale Francese per l’Audiovisivo, il Centro Virtuale
per la Conoscenza della Storia dell’Unione Europea, Deutsche
Welle, Cnr, Istituto Austriaco di Tecnologia, Media Lab
dell’Università di Hokkaido in Giappone; presenti nel consorzio
aziende informatiche specializzate nelle tecnologie per i motori di
ricerca audio-video, tra cui la francese Exalead, la spagnola Bmat
e altri soggetti provenienti da 11 paesi: Italia, Francia,
Germania, Grecia, Spagna, Paesi Bassi, Lussemburgo, Austria,
Svezia, Cipro, Giappone.

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