COMMERCIO ELETTRONICO

E-commerce, in Cina vale il 20% delle esportazioni

Pechino studia una nuova legge per superare nel 2020 i 5,5 miliardi di dollari da vendite online. Il ministero delle Finanze di Pechino: “Servirà anche per migliorare l’immagine del Paese”

Pubblicato il 27 Dic 2016

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Dare una spinta decisa all’e-commerce, raggiungendo nel 2020 l’obiettivo di transazioni online per 5,5 miliardi di dollari, puntando sia sul mercato nazionale dove il numero dei cittadini che navigano online cresce al ritmo del 7,8% l’anno e raggiungerà quest’anno il miliardo di individui, sia sul commercio con l’estero. E’ l’obiettivo delle nuove norme per il commercio elettronico contenute nel piano quinquennale di informatizzazione del Consiglio di Stato, che sono state presentate nei giorni scorsi in prima lettura al National People’s Congress (NPC) Standing Committee.

Il vicedirettore del Ministero delle Finanze e dell’Economia, Lyu Zushan, riporta wwd.com, ha fatto una presentazione al Npc Standing Committee sostenendo che “promovere l’e-commerce è favorevole all’immagine del Paese e al miglioramento e alla crescita del commercio con l’estero. È anche positivo per costruire la Belt and Road Initiative (progetto di promozione della cooperazione economica tra le nazioni di Asia, Europa e Africa) e per implementare la strategia Fta (free trade area)”.

Il ministro del Commercio cinese ha anticipato che il volume dell’e-commerce cross-border raggiungerà nel 2016 6.500 miliardi di yuan o 936 milioni di dollari e rappresenterà il 20% del commercio con l’estero della grande nazione asiatica.

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