LA RELAZIONE

La Corte dei conti promuove l’Istituto italiano di tecnologia: “Risultati di eccellenza”

Diversi i progetti di rilievo avviati su quattro linee di ricerca strategiche: robotica, nanomateriali, tecnologie per le scienze della vita e scienze computazionali

Pubblicato il 25 Mag 2021

Domenico Aliperto

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Durante il 2019 l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), nel quadro del Piano strategico 2018-2023, si è impegnato su quattro linee di ricerca strategiche: robotica, nanomateriali, tecnologie per le scienze della vita (life tech) e scienze computazionali.

È quanto emerge dalla Relazione approvata dalla Sezione controllo enti della Corte dei conti. L’organo, si legge in una nota rileva anche come, in linea con l’obiettivo di stabilire e sviluppare relazioni di collaborazione con il contesto della ricerca italiana, sia stata conclusa nel corso del 2019 la fase di avvio di un progetto scientifico che prevedeva un contributo iniziale (nel 2015) d’importo pari a 80 milioni di euro: Human Technopole 2040.

I risultati delle attività scientifiche

Per quanto riguarda le attività scientifiche, tra i risultati di rilievo conseguiti nel corso del 2019 la Relazione menziona diversi progetti a buon fine: la nascita del primo robot soffice in grado di imitare il comportamento dei viticci e di arrampicarsi, il robot quadrupede HyQ in grado di trainare un aereo passeggeri, lo sviluppo di giochi educativi per studiare matematica e geometria usando la danza e la musica, la collaborazione robot-robot, il microscopio con “25 occhi” per osservare le biomolecole dell’uomo a lavoro, il bio-printing, la diagnosi del morbo di Parkinson con un prelievo, lo studio sullo sviluppo del cervello nel primo anno di vita, la nuova tecnica “luminosa” per rigenerare i vasi sanguigni, la vela al grafene, un nuovo materiale vetroso deformabile a temperatura ambiente, lo studio di nuove vernici ecosostenibili e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del calcolo avanzato per la progettazione di nuovi farmaci.

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I nuovi progetti finanziati dall’Erc

Grazie all’accesso ai finanziamenti dell’European Research Council (Erc) la Fondazione Iit ha dato avvio a sette nuovi progetti, che si aggiungono ai trenta risultati vincitori negli anni precedenti. Complessivamente, a fine 2019, i progetti sottoscritti con soggetti europei, nazionali e internazionali hanno raggiunto un valore di quasi 278 milioni (221 milioni nel 2018), mentre con riguardo alla collaborazione con il mondo industriale e istituzionale risultano avviate 22 start-up e 40 progetti sono in fase di studio. Infine, con riferimento al settore dedicato alla tutela e allo sfruttamento della proprietà intellettuale, la Corte segnala che nell’esercizio in esame sono state depositate 159 domande di brevetto.

Il bilancio economico

Quanto ai principali dati contabili e finanziari, la Corte ha osservato che l’avanzo economico, pari nel 2019 a 6.596.389 euro, con un incremento di 1,2 milioni rispetto al 2018, è da ricondurre all’aumento del valore della produzione. In particolare, registrano significativi incrementi i ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi (40,10 %), i contributi alla ricerca (15,91 %), le sopravvenienze attive (34,67 %) e gli altri ricavi e proventi (55,83 %).

Il patrimonio netto, pari a 423.828.490 euro, diminuisce del 27,44 %, ma tale riduzione è correlata all’avvenuto trasferimento dei fondi vincolati a specifici progetti fra cui il progetto Human Technopole 2040 e al co-finanziamento, previsto da un apposito protocollo Mef-Miur-Iit, di alcuni Progetti di rilevante interesse nazionale (Prin) riconducibili a settori scientifici inerenti le aree di interesse della Fondazione.

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