CYBERSECURITY

La denuncia di Axios: “Registro elettronico nel mirino degli hacker”

L’azienda al lavoro per ripristinare il servizio in tilt per diverse ore. Sul caso indaga la Polizia postale

Pubblicato il 09 Apr 2020

axios

Gli hacker iniziano a prendere di mira con insistenza anche il mondo della scuola. Con gli istituti chiusi e le lezioni che si svolgono esclusivamente online, e con il traffico crescente sulle piattaforme digitali che gestiscono l’attività scolastica, l’attenzione dei criminali informatici si sposta nel campo dell’istruzione. 

Tanto che Axios, una delle principali piattaforma utilizzate in Italia per il registro elettronico, è stata costretta a sospendere il servizio, come annuncia la stessa azienda con un pop-up su proprio sito.  

“Gentile cliente – si legge nella comunicazione – purtroppo da questa notte la nostra struttura è continuamente vessata da attacchi informatici (tipo DDoS) da parte di hacker. Abbiamo bloccato questo attacco grazie al tempestivo intervento dei nostri tecnici e quelli di Aruba Enterprise – prosegue l’azienda – Purtroppo il servizio nella giornata di oggi potrà subire delle alterazioni e non funzionare regolarmente”.

“I nostri sistemi sono sicuri – prosegue Axios – ma l’enorme numero di accessi fraudolenti blocca il regolare accesso ai servizi. Tutte le nostre forze al momento sono in campo per ripristinare al più presto il servizio”. Il messaggio si conclude con l’impegno a “ripristinare la situazione al più presto” e il ringraziamento agli utenti per la collaborazione.

Sulla vicenda intanto indaga anche la polizia postale, che negli ultimi giorni è stata impegnata su una serie di intrusioni che sono avvenute durante lezioni on line su diverse piattaforme utilizzate da docenti e studenti.

Quello sferrato nei confronti di Axios non è infatti l’unico attacco informatico che si è verificato negli ultimi giorni nei confronti del mondo della scuola. Era già successo che gli hacker si fossero infiltrati negli ambienti dove gli studenti seguono le loro lezioni in streaming o dove scaricano i compiti assegnati dai docenti, pubblicando materiale di ogni genere, fino ad arrivare alla pornografia. Situazioni che in alcuni hanno costretto gli istituti a sospendere per qualche giorno le lezioni a distanza, nell’attesa di mettere in sicurezza i sistemi e difenderli al meglio dalle offensive dei pirati informatici. 

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