LA RICERCA

La Mit Technology Review a caccia delle 10 società italiane più “disruptive”

L’edizione italiana della rivista americana chiama a raccolta i lettori: dalle loro segnalazioni emergeranno le aziende più “Smart&Disruptive” in Italia nei settori energetico, biomedicale, informatico, della comunicazione e dell’automazione

Pubblicato il 20 Nov 2014

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La MIT Technology Review è a caccia di aziende italiane particolarmente innovative e chiama a raccolta tutti i lettori chiedendo loro di inviare segnalazioni. I redattori dell’edizione Italiana della prestigiosa rivista di tecnologia del Massachusetts Institute of Technology hanno avviato la ricerca per individuare le 10 società del nostro Paese maggiormente innovative, definite Smart&Disruptive, principalmente nei settori Energia, Bio-Medicina, Computer, Web, Comunicazione, Automazione.

Le segnalazioni possono provenire da qualsiasi fonte: lettori, partner, associazioni di categoria. I criteri di valutazione non devono essere basati su parametri quali il numero dei brevetti, le spese in R&D, o la Capitalizzazione di Mercato. La MIT Technology Review è alla ricerca di società che abbiano realizzato qualcosa di particolarmente rilevante sul mercato nell’ultimo anno, qualcosa che sia in grado di mettere a rischio la leadership di altri su un mercato, rafforzare la presenza sul proprio, o creare un mercato nuovo.

A partire dal 2014 i redattori della prestigiosa rivista hanno aggiunto al concetto di ‘Disruptive’ anche quello di ‘Smart’, per indicare società la cui innovazione sia il frutto della integrazione di innovazioni esistenti, o offrano prodotti o servizi di un valore sociale speciale.

Lo scorso anno le Smart & Disruptive Companies sono state: Datalogic, Pirelli Cyber Tyre, Kedrion Biopharma, Aero Avio, Italia Independent, Solbian, Ge.Fi Artigiani in Fiera, GreenBone, NeuronGuard, Zehus Bike+.

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