LA TRIMESTRALE

La pubblicità traina i conti di Alphabet. Ma soffre Google Cloud

La holding di Big G registra ricavi a +23% e utile operativo a +28% nel terzo trimestre 2020. Battute le stime degli analisti sui conti, il titolo vola in Borsa e tocca il +8% nelle contrattazioni afterhours. La “nuvola” sconta il prezzo degli investimenti messi in campo

Pubblicato il 03 Feb 2021

A. S.

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Conti in grande spolvero per Alphabet nel quarto trimestre 2020: la holding che controlla Google ha registrato infatti ricavi in crescita del 23%, a quota 56,898 miliardi di dollari, arrivando a superare le attese degli analisti che si attestavano sulla cifra di 53,13 miliardi e le prestazioni finanziarie del terzo trimestre, quando il fatturato si era fermato a 46.075 miliardi di dollari. Sopra al consensus anche l’utile adjusted, 22,30 dollari ad azione contro i 15,90 delle attese. Spostando lo sguardo sull’intero 2020, Google ha registrato nell’anno ricavi per 182,527 miliardi di dollari, superando il risultato 2019, quando si erano fermati a 161,857 miliardi.

In crescita sostenuta  l’utile operativo, con un +28% nel quarto trimestre, che arriva a quota 15,651 miliardi a fronte degli 11,9 miliardi previsti dagli analisti. Schizza anche l’utile netto, in crescita da 10,671 a 15,35 miliardi.

Unico “neo” della trimestrale è il fatto – a causa dei massicci investimenti effettuati nel settore – che Google Cloud sia in perdita di 1,24 miliardi di dollari, nonostante i 3,8 miliardi di ricavi, una prestazione in ogni caso in linea con le attese. I ricavi del comparto Cloud di Alphabet, che ha per la prima volta reso pubblici i propri conti, si attestano a 13,1 miliardi nell’interno anno, con perdite di 5,61 miliardi.

Tra i settori che hanno spinto i conti di Alphabet in questa accelerazione c’è invece la pubblicità, che da ottobere a dicembre 2020 ha registrato 46,2 miliardi di dollari di ricavi, con un +22% rispetto ai numeri dell’anno precedente: nel quarto trimestre 2019 erano stati di 37,93 miliardi. Una ripresa decisa, tra l’altro, quella della pubblicità, rispetto ai numeri del secondo trimestre dell’anno appena trascorso, quando l’esplosione dell’emergenza Covid-19 aveva avuto tra le proprie conseguenze anche un deciso calo degli investimenti pubblicitari delle aziende. Andando ad analizzare più da vicino cosa è successo nell’ultio trimestre 2020 nel settore della pubblicità, risalta la prestazione di YouTube, con un +46% a 6,89 miliardi di dollari.

“I nostri forti risultati nel trimestre riflettono l’utilità dei nostri prodotti e servizi per le persone e le aziende – afferma Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet e Google – così come la transizione accelerata verso i servizi online e il cloud”.

I mercati hanno immediatamente dimostrato il loro apprezzamento per la performance dei conti di Alphabet, con il titolo che è arrivato a crescere dell’8% nelle contrattazioni dell’afterhours

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