IL CASO

La seconda vita degli Sms: tornano in voga per il business

Dopo i colpi subiti dalle chat come Whatsapp, Telegram e Messenger i vecchi messaggini si avviano alla rivincita: sono sempre più usati in ambito commerciale perché in grado di raggiungere il 100% degli utenti

Pubblicato il 26 Nov 2018

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Poter veicolare un messaggio indistintamente a tutti i telefonini, senza che siano necessariamente smartphone, che abbiano installato alcune specifiche applicazioni o che siano connessi a Internet è un valore sempre più apprezzato in ambito business, che sta portando gli Sms a registrare una piccola rinascita sui servizi di messaggistica istantanea e chat come Whatsapp, Messenger o Telegram. A sostenerlo è un’indagine realizzata da Commify, secondo cui due aziende su tre in Europa utilizzano i vecchi messaggini per rimanere in contatto con i propri clienti e mandare loro comunicazioni “push”.

“Gli sms sono ancora l’unico modo per raggiungere il 100% dei telefoni del mondo”, spiega Geoff Love, ceo di Commify, sostenendo che le chat saranno invece sempre più il terreno dello scambio di messaggi con gli amici e i familiari.

A confermare i dati pubblicati da Commify c’è un secondo report, di Mobilesquared, secondo cui gli operatori di telefonia mobile stanno assorbendo la maggior parte delle entrate globali dalla messaggistica aziendale, per un ammontare complessivo di 8,95 miliardi, pari a tre quarti delle entrate complessive del settore, che arriveranno fino all’84% nell’arco dei prossimi quattro anni.

Si tratta in qualche modo di una rivincita dei vecchi Sms, messi sempre più all’angolo con il passare degli anni dai servizi di messaggistica istantanea, tanto che gli ultimi dati Agcom parlano di un calo del 26% anno su anno dopo 15 anni di vita di questo strumento.

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