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La Tv si “sdoppia” e lo smartphone ruba il posto al soggiorno

Sempre più centrale l’uso del second screen. Monitorata l’interazione con gli utenti del Super Bowl. La Rubrica di Augusto Preta

Pubblicato il 08 Apr 2016

Augusto Preta, consulente strategico Ceo di ITMedia Consulting

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Tre recenti studi, al di qua e al di là dell’Atlantico, enfatizzano in maniera netta la rapida adozione di modalità “non tradizionali” e il declino del “soggiorno come luogo di consumo della televisione”. Al tempo stesso le ricerche sottolineano come l’uso del secondo schermo, specialmente durante eventi speciali, stia attirando sempre più spettatori.

Nel Regno Unito in particolare, solo il 50% degli adulti con accesso a internet “considera la televisione il punto centrale della loro living room”, secondo un recente studio dell’Internet Advertising Bureau (IAB) britannico. Inoltre, tra gli spettatori inglesi nella fascia d’età tra i 16 e i 34 anni, l’87% utilizza un secondo schermo quando è di fronte alla televisione.

“Il secondo schermo è radicato a un livello tale che tutti gli schermi risultano essere uguali; non c’è una gerarchia, solo frammentazione dell’attenzione” afferma Tim Elkington, chief strategy officer dell’IAB britannica.

L’analisi dell’IAB ha inoltre individuato le diverse attività degli spettatori durante gli intervalli pubblicitari. Più frequentemente passano ad altre attività online, attraverso i vari dispositivi connessi (35%), parlano con qualcuno presente nella stanza (15%), lasciano il soggiorno (13%) e cambiano canale (8%).

A supportare i risultati del rapporto inglese, due studi americani sulla fruizione del Super Bowl hanno confermato la crescente diffusione di modalità di visione non tradizionali.

Think With Google, un’unità di ricerca sulla pubblicità del gigante Usa, ha monitorato il modo in cui gli utenti televisivi americani hanno interagito con il Super Bowl, riscontrando che l’82% delle ad search condotte nel corso della diretta televisiva della partita sono avvenute su cellulari, contro il 7% su tablet e l’11% su desktop.

Inoltre, un’altra società di ricerca, Localytics, ha registrato la media di app lanciate durante il Super Bowl dagli utenti di smartphone, rilevando che l’uso delle app è stato piuttosto massiccio durante la partita, con una media di utilizzo da parte degli spettatori multitasking del 3,2 per i social network e dell’1,9 per le app sportive.

Significativo anche l’uso del secondo schermo da parte degli spettatori, che hanno lanciato per il 2,4 app musicali e il 2,2 quelle di intrattenimento, mentre erano sintonizzati sul Super Bowl. Lo stesso studio ha inoltre registrato che il maggior tempo trascorso sulle app (misurato con l’uso medio di app in un’ora) è avvenuto appena prima dell’inizio reale della partita. Il picco del tempo medio in app è stato di 8,7 minuti, con una punta massima durante la performance di Lady Gaga, in occasione dell’inno nazionale.

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