AGENDA DIGITALE

Le software house sul piede di guerra: “Fuori Sogei dalla e-fattura fra privati”

Csit, Assosoftware e Assotec contrari al progetto del Governo che affiderebbe all’Agenzia delle Entrate-Sogei la predisposizione di soluzioni tecniche per i privati. “Il processo va gestito dal mercato, no a invasioni di campo”

Pubblicato il 20 Mag 2015

Deborah Appolloni

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Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici (Csit), Assosoftware e Assotec lanciano un grido d’allarme sul progetto normativo con il quale il Governo intende promuovere la fatturazione elettronica tra privati mettendo in campo l’Agenzia delle Entrate-Sogei. “Siamo senz’altro favorevoli ad introdurre meccanismi e strumenti che agevolino la diffusione della fattura elettronica anche tra privati, ma l’intero processo di miglioramento si deve fondare sulla valorizzazione di un sano, qualificato, efficiente e competitivo mercato privato, senza sostituirsi ad esso” afferma Ennio Lucarelli, Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

Il progetto di iniziativa dell‘atto di Governo 162, affiderebbe all’Agenzia delle Entrate-Sogei la messa a disposizione, a partire dal 1° luglio 2016, di soluzioni tecniche gratuite per consentire a tutti i soggetti passivi di Iva, di generare, trasmettere fatture elettroniche tra privati, includendo i servizi di conservazione per specifiche categorie di soggetti. “Nei Paesi virtuosi la domanda pubblica rappresenta un importante volano di crescita per il settore privato – continua Lucarelli – mentre in troppi ambiti dell’economia nazionale, ed in particolar modo in quello dei servizi strumentali, le società pubbliche riducono l’opportunità di crescita alle imprese private, fornendo spesso servizi comparativamente meno qualitativi e più onerosi di quelli offerti dai privati”.

“Ci sono molte luci ma anche ombre sgradite nel provvedimento che il Governo si appresta a varare in merito alla fatturazione elettronica tra privati” interviene Bonfiglio Mariotti, presidente di AssoSoftware. Certamente, aggiunge, è positiva la decisione di promuovere l’adozione della fatturazione elettronica tra privati”, tuttavia, continua Mariotti, “ribadiamo, ancora una volta, la nostra assoluta contrarietà di mettere a disposizione delle aziende private un sistema gratuito, tramite Sdi, per lo scambio delle fatture con altre aziende private e per i servizi di conservazione digitale”.

“Siamo di fronte a una vera e propria invasione di campo con una proposta pubblica, in un mercato già maturo che offre soluzioni molto diversificate sia dal punto di vista funzionale sia da quello della richiesta economica” evidenzia Mariotti.

“Investire risorse pubbliche, cioè i nostri soldi, per realizzare strumenti nominalmente gratuiti, ma in realtà a carico della collettività, in un contesto di libero mercato in cui già operano le nostre aziende e gli intermediari -commercialisti, associazioni, consorzi, hub, ad esempio – dimostra l’incapacità di apprezzare il lavoro di chi, in tutti questi anni, ha investito e continua a investire al servizio delle imprese e delle professioni” taglia corto presidente di AssoSoftware.

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