Lenovo, l’anno dei record: crescita a due digit su tutti i fronti

Crescono fatturato (+14%) e utili (+27%). E mentre il mercato pc segna una flessione dell’8% la cinese avanza del 5%. Negli Usa superata Apple per quantità di pezzi venduti. Il ceo Yang Yuanqing: “E cresciamo più degli altri anche negli smartphone”

Pubblicato il 23 Mag 2014

L’anno fiscale che si è chiuso il 31 marzo è per Lenovo un anno dei record, dove il produttore di Pc n. 1 al mondo, oltre che leader emergente nel comparto del cosiddetto “Pc+” (che comprende anche tablet, smartphone, smart TV, server e storage) ha registrato una crescita sostenuta sia nei Pc sia nei tablet.

Una prestazione sul mercato che ha consentito al gigante cinese di stabilire il proprio primato di unità vendute, con 55 milioni di Pc, 50 milioni di smartphone e 9,2 milioni di tablet. Da qui il record nel fatturato annuale, con 38,7 miliardi di dollari (+14%), nell’utile lordo (prima delle tasse), che per la prima volta supera il miliardo e si attesta a 1,01 miliardi di dollari (+27%), negli utili totali dell’anno (817 milioni di dollari, +29%), nell’utile per azione sull’anno (7,88 US cents), con una riserva di cassa che si attestava al 31 marzo 2014 a 3,5 miliardi di dollari.

“Le vendite e i profitti record raggiunti quest’anno dimostrano che Lenovo sa ancora crescere e realizzare i propri impegni, a prescindere dalla condizioni del mercato – afferma Yang Yuanqing, ceo e presidente di Lenovo – Non solo abbiamo rafforzato la nostra posizione di n.1 nel mercato del Pc, infatti, ma abbiamo anche guadagnato tre punti percentuali nel mercato dei tablet, qudruplicando il volume delle vendite, e siamo diventati la società con la crescita più rapida al mondo anche nel comparto degli smartphone. Questo prova la nostra capacità di gestire sia i business cosiddetti maturi, come quello del Pc, sia quelli che si stanno avvicinando alla fase della maturità. Nel frattempo, stiamo mettendo a punto nuovi motori per la nostra crescita nei settori dell’enterprise e degli ecosistemi. Grazie alla combinazione tra i nostri business consolidati e quelli più nuovi, Lenovo è in grado di offrire grande valore ai propri azionisti sia oggi che, ancora più grande, in futuro”.

“Nello specifico – si legge in una nota dell’azienda – Lenovo ha rafforzato la propria posizione di n. 1 nei Pc, con un aumento di +2,1% per arrivare a una quota di mercato record di 17,7% per l’intero anno fiscale, con un +5% anno su anno, in un settore che a livello mondiale è sceso di -8% nello stesso periodo. Nonostante il rallentamento del mercato Pc cinese, il margine operativo di Lenovo è migliorato del +1%. Il fatturato dell’area Emea ha superato per la prima volta le vendite di Pc in Cina nel quarto trimestre fiscale, mentre negli Usa Lenovo ha superato Apple, posizionandosi al n.3 nel mercato Pc. Con 20 trimestri fiscali consecutivi di risultati superiori a quelli del mercato Pc, Lenovo ha dimostrato di continuare a crescere sia in termini assoluti che in quota di mercato, anche in condizioni di mercato difficili”.

Sommando le categorie di Pc e tablet, Lenovo ha venduto 64 milioni di unità, con una crescita del +18%. Il volume totale delle unità vendute è stato di 117 milioni, con un +37% anno su anno. “Per la quarta volta consecutiva – si legge nella nota – nel quarto trimestre fiscale Lenovo ha venduto più smarthpone e tablet che Pc, dimostrando così la propria transizione a leader nel comparto dei cosiddetti “Smart Connected Device”.

Nella regione Emea , guidata oggi da Aymar de Lencquesaing (che riporta a Gianfranco Lanci, oggi Coo del gruppo a livello mondiale), le unità distribuite nel comparto dei PC sono aumentate del + 33.3% nel quarto trimestre fiscale, consentendo a Lenovo di rafforzare la sua posizione di n. 2 con una quota di mercato del 15,8%.

“Anche in Italia Lenovo prosegue la sua crescita – conclude la nota – consolidando la propria posizione n.3 nel mercato Pc professionale, dove, secondo Idc, ha raggiunto una quota superiore al 12%, e arrivando alla posizione n.4 sul totale del mercato, con un’ottima performance anche nel comparto consumer”.

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