Lenovo spinge su BlackBerry, ma c’è il nodo sicurezza

La cinese sarebbe vicina a una proposta formale per l’acquisizione dell smartphone company canadese ma sulla strada c’è l’ostacolo security informatica. Gli americani potrebbero bloccare il take over

Pubblicato il 18 Ott 2013

Lenovo starebbe prendendo in considerazione l’acquisizione di BlackBerry. E non sarebbe soltanto una generica manifestazione di intenti, ma una prospettiva verso la quale l’azienda cinese avrebbe mosso i primi passi formali. Anche se gli ostacoli sulla strada che potrebbe portare al takeover sono ancora molti e abbastanza difficili da superare, in primis nel campo della sicurezza informatica.

Scogli con cui avevano avuto a che fare in passato anche i giganti di Pechino di Huawei, che in primavera avevano annunciato l’abbandono del mercato Usa dopo i problemi che Washington aveva sollevato sulla IT security. In quell’occasione il Ceo Ren Zhengfei aveva negato ogni responsabilità della sua azienda. Un incidente diplomatico rispetto al quale alla fine di maggio si era arrivato a esprimere il ministro degli Esteri di Pechino, Hong Lei, invocando collaborazione con Washington.

Così Lenovo, se vorrà andare avanti sulla strada che la porterà all’acquisizione della casa canadese che è stata il pioniere degli smartphone, non potrà non fare i conti con la scia che il caso di questa primavera si è lasciata alle spalle.

Tra l’altro BlackBerry ha in tutto il mondo una platea di clienti “sensibili” rispetto ai temi della sicurezza, a partire da quelli istituzionali e per arrivare a quelli delle grandi aziende, alcune delle quali operano in campi strategici. Per questo ci sarà da aspettarsi che le autorità statunitensi e quelle canadesi esaminino in modo particolarmente scrupoloso l’eventuale proposta proveniente da Pechino, come già annunciato dal governo Canadese in occasione della comparsa dei primi rumor sull’operazione BlackBerry.

Dalla sua parte Lenovo avrebbe una certa esperienza già maturata in questo campo, dal momento che in passato ha già rilevato business di un certo peso in Usa, come ad esempio la divisione di personal computer Ibm.

Ma se la sfida del takeover dovesse rivelarsi troppo complicata, Pechino potrebbe passare al piano B: rilevare soltanto alcuni asset, ma non i servizi di network di BlackBerry, quelli cioè che gestiscono la posta elettronica e i messaggi dei grandi clienti, e che contano su protocolli di sicurezza universalmente riconosciuti tra i più efficienti.

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