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Libra Facebook, la Banca d’Inghilterra: “La finanza non è un Far West”

Il governatore Mark Carney interviene dopo l’annuncio di Mark Zuckerberg sul lancio della moneta virtuale: “Necessario stabilire prima le regole del gioco”

Pubblicato il 21 Giu 2019

Antonio Dini

Facebook

Se Facebook deve la sua fortuna al fatto di essersi sempre mosso – per sua stessa ammissione – in uno spazio privo di regole, al punto da chiedere che siano i governi a impegnarsi sul punto sollevandolo dalla responsabilità di dover decidere come gestire i dati degli utenti, la stessa cosa non accadrà nel settore della finanza, dopo l’annuncio dell’altro giorno che Mark Zuckerberg lancia la sua criptovaluta, Libra.

È stata proprio Libra a far scattare l’allarme e tenere impegnato il governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney. “La Bank of England – ha detto Carney in un lungo discorso – affronta Libra senza pregiudizi, ma non lascia la porta aperta in maniera indiscriminata. A differenza dei social media i termini dell’impegno per innovare con una valuta come Libra devono essere adottati prima del lancio”.

Carney, che terminerà il suo mandato il prossimo gennaio, ha parlato a fianco del ministro delle finanze Philip Hammond, che ha avvertito del rischio che una Brexit senza accordo possa innescare una nuova politica dell’austerità estesa e un voto della Scozia per l’indipendenza.

Hammond ha esposto anche la sua visione per i servizi finanziari della Gran Bretagna, in un momento in cui sia il governo che la Banca d’Inghilterra desiderano essere sicure che Londra mantenga il suo posto come centro finanziario mondiale anche dopo che la Gran Bretagna avrà lasciato l’Ue.

“Per continuare ad essere un attore dominante noi del Regno Unito dobbiamo fare quello che i mercati di Londra hanno sempre fatto: evolvere – ha detto Hammond in alcuni estratti comunicati in anticipo alla stampa del suo discorso, aggiungendo che i servizi finanziari potrebbero aver bisogno di essere più concentrati a livello globale dopo la Brexit.

In Gran Bretagna l’utilizzo di contante sta diminuendo rapidamente, a favore delle carte di credito e di debito, anche se le persone più anziane e le piccole aziende soprattutto in campagna, con scarso accesso a Internet, preferiscono ancora contanti.

Se Libra riuscirà ad arrivare al livello immaginato da Facebook, diventerebbe un sistema di pagamento importante al quale la Banca d’Inghilterra e gli organismi di regolamentazione finanziaria di tutto il mondo sarebbero necessariamente interessati, ha detto Carney.

Facebook dovrebbe però rispettare standard severi in materia di protezione dei consumatori e di lotta al riciclaggio di denaro sporco, oltre a garantire che la piattaforma aumenti la concorrenza e sia realmente aperta in modo che “i nuovi utenti possano aderire a parità di condizioni”.

La Banca d’Inghilterra – che già oggi consente ad alcuni soggetti non-banche di utilizzare i propri servizi di pagamento – ha detto che approfondirà l’ipotesi di essere la prima grande e importante giurisdizione del mondo che consenta a soggetti non bancari di depositare denaro direttamente a chiusura di ogni giornata contabile, piuttosto che affidarsi alle banche.

“L’ampliamento dell’accesso – ha detto Carney – può migliorare la politica monetaria e aumentare la concorrenza”.

Le principali banche britanniche continuano a dominare i servizi finanziari per i consumatori e le piccole imprese, ma durante la crisi finanziaria del 2008 sono quasi crollate, costando miliardi ai contribuenti.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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