IL CASO

Libra perde pezzi: PayPal è la prima ad abbandonare

Il colosso dei pagamenti lascia il consorzio gestisce la moneta digitale voluta da Mark Zuckerberg. Visa e Mastercard le prossime a uscire?

Pubblicato il 07 Ott 2019

Antonio Dini

libra facebook

Ancora non è partita e già perde pezzi. Dopo le indagini preliminari, le prime dure prese di posizione – pressoché unanimi – delle banche centrali di tutto il pianeta, dei regolatori e degli esperti, adesso per Libra è la volta dei problemi con gli altri membri fondatori.

PayPal, la società che si occupa di pagamenti digitali in tutto il mondo e che recentemente ha registrato anche un importante accordo sul suolo cinese che – unica tra le società occidentali di pagamenti – le apre le porte del proprio mercato, ha dichiarato di voler uscire dalla Libra Association, l’ente non profit battente bandiera elvetica al quale partecipano le aziende che supportano la criptovaluta voluta da Mark Zuckerberg.

PayPal ha dichiarato di voler interrompere qualunque forma di partecipazione nel gruppo con sede in Svizzera per concentrarsi sul proprio core business. “Sosteniamo ancora in pieno le aspirazioni di Libra e non vediamo l’ora di proseguire il dialogo su come lavorare insieme nel futuro”, ha detto in una nota un portavoce dell’azienda durante il fine settimana.

La Libra Association ha risposto sottolineando che è pienamente consapevole che ci sono delle sfide importanti che si mettono davanti al suo tentativo di “riconfigurare” il sistema finanziario planetario, ma non per questo si scoraggia: “Il tipo di cambiamento che riconfigurerà il sistema finanziario in modo tale che sia a favore delle persone e non delle istituzioni che le servono, sarà difficile. L’impegno per questo obiettivo è più importante per noi di ogni altra cosa. È meglio venire a sapere di queste mancanze di volontà prima, piuttosto che dopo”.

Intanto la Commissione europea ha chiesto una serie di chiarificazioni all’Associazione Libra su tre aspetti della criptovaluta: l’impatto sulla stabilità del sistema finanziario, il riciclaggio di denaro, la ‘privacy’ dei dati. L’obiettivo è definire una linea Ue sul modo in cui la criptovaluta debba essere regolata nell’Unione, le leggi relative necessarie. Libra è attualmente allo studio anche dei servizi dell’Antitrust europeo.

Facebook ha annunciato l’intenzione di lanciare la criptovaluta digitale Libra nel giugno del 2020 in collaborazione con altri membri dell’Associazione Libra, ma il progetto ha subito incontrato dei problemi con i regolatori finanziari di tutto il mondo.

La settimana scorsa le agenzie hanno riferito che Facebook potrebbe rinviare il lancio di Libra per risolvere prima le varie problematiche normative che stanno emergendo. Intanto, anche Visa e Mastercard starebbero riconsiderando il loro coinvolgimento con Libra, secondo quanto ha riportato il Wall Street Journal nei giorni scorsi.

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