L’INIZIATIVA

L’impatto dell’intelligenza artificiale sui lavoratori Ict: via al consorzio mondiale

Capitanato da Cisco vede in campo Accenture, Eightfold, Google, Ibm, Indeed, Intel, Microsoft e Sap nonché un nutrito gruppo di advisor. Si punta a identificare percorsi di sviluppo delle competenze. Primo step: un report destinato alle aziende con indicazioni concrete per passare all’azione

Pubblicato il 05 Apr 2024

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Varo ufficiale per l’AI-Enabled Information and Communication Technology Workforce Consortium (AI – Consorzio per la forza lavoro nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione). Protagoniste sono Cisco e otto altre big dell’Ict: Accenture, Eightfold, Google, Ibm, Indeed, Intel, Microsoft e Sap, oltre a sei consulenti.

L’iniziativa, che prende spunto dal lavoro svolto dalla Talent for Growth Task Force all’interno del Consiglio Usa-Ue per il commercio e la tecnologia (Ttc), puntando a valutare come l’intelligenza artificiale possa impattare sui ruoli professionali nel settore Ict, facilitare l’accesso dei lavoratori a programmi formativi adeguati e favorire il collegamento tra imprese e lavoratori qualificati pronti per l’impiego, mira a porre un focus particolare sui ruoli che richiedono un miglioramento delle competenze e una riqualificazione a fronte degli sviluppi nell’intelligenza artificiale.

Soddisfare la richiesta di lavoratori qualificati nel campo AI

La collaborazione mira a esaminare le trasformazioni indotte dall’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro e identificare le competenze necessarie per prosperare in questo contesto in evoluzione. La fase iniziale di questo processo culminerà nella pubblicazione di un report contenente osservazioni e consigli preziosi sia per i leader aziendali sia per i lavoratori, con ulteriori dettagli che verranno divulgati nei mesi a venire. L’obiettivo è fornire indicazioni pratiche e suggerimenti ai datori di lavoro su come riqualificare e potenziare le competenze dei loro dipendenti in vista di scenari lavorativi dominati dall’intelligenza artificiale.

Il Consorzio  mira in particolare a soddisfare la crescente richiesta aziendale di lavoratori qualificati e formati nelle varie sfaccettature dell’intelligenza artificiale, includendo le competenze necessarie per implementare soluzioni di intelligenza artificiale nei processi aziendali. Attraverso la collaborazione dei suoi membri e consulenti, il Consorzio proporrà e promuoverà programmi di riqualificazione e miglioramento delle competenze che siano inclusivi e vantaggiosi per un ampio spettro di interessati, come studenti, persone in fase di cambio carriera, attuali lavoratori IT, datori di lavoro ed educatori, con l’obiettivo di preparare su larga scala la forza lavoro all’era dell’intelligenza artificiale.

L’impatto dell’AI sui 56 ruoli chiave nell’Ict

Nella fase iniziale, il Consorzio analizzerà l’impatto dell’AI su 56 ruoli lavorativi nel settore Ict e offrirà raccomandazioni formative per i ruoli interessati. Questi ruoli rappresentano l’80% dei 45 titoli lavorativi principali nel settore Ict che hanno registrato il maggior numero di offerte di lavoro nel periodo febbraio 2023-2024 negli Stati Uniti e nei cinque principali paesi europei per forza lavoro Ict (Francia, Germania, Italia, Spagna e Paesi Bassi) secondo Indeed Hiring Lab. Insieme, questi paesi costituiscono una porzione significativa del mercato Ict, con un totale di 10 milioni di lavoratori nel settore.

Gli obiettivi dei membri del Consorzio: diffondere competenze a livello globale

I membri del consorzio condividono un senso di urgenza e riconoscono l’importanza del loro impegno congiunto di fronte all’accelerazione dell’intelligenza artificiale in tutti i settori aziendali e alla necessità di costruire una forza lavoro inclusiva che offra opportunità sostenibili per le famiglie. Si impegnano a sviluppare percorsi per i lavoratori, in particolare in quei settori che integreranno in modo crescente la tecnologia dell’intelligenza artificiale. Per raggiungere questi obiettivi, i membri del Consorzio hanno delineato programmi ambiziosi di sviluppo delle competenze e formazione, con l’intento di avere un impatto positivo su oltre 95 milioni di persone globalmente nei prossimi 10 anni.

Tra gli obiettivi fissati dai membri del consorzio, Cisco intende formare 25 milioni di persone in materia di sicurezza informatica e competenze digitali entro il 2032; Ibm si propone di formare 30 milioni di persone nelle competenze digitali entro il 2030, di cui 2 milioni specificamente sull’intelligenza artificiale; Intel mira a dotare oltre 30 milioni di persone di competenze nell’intelligenza artificiale adatte ai lavori attuali e futuri entro il 2030; Microsoft si impegna a formare e certificare 10 milioni di persone provenienti da comunità svantaggiate con competenze digitali molto richieste per opportunità lavorative nell’economia digitale entro il 2025; Sap prevede di potenziare le competenze di due milioni di persone in tutto il mondo entro il 2025; Google ha annunciato di recente un investimento di 25 milioni di euro per sostenere la formazione e le competenze in materia di intelligenza artificiale per le persone in tutta Europa.

Presto il coinvolgimento di altri stakeholder

“L’AI sta accelerando il ritmo del cambiamento della forza lavoro globale, offrendo al settore privato una potente opportunità di contribuire alla riqualificazione dei lavoratori per il futuro”, dichiara Francine Katsoudas, Executive Vice President e Chief People, Policy & Purpose Officer di Cisco. “La missione del nostro Consorzio per la forza lavoro abilitata all’intelligenza artificiale, appena presentato, è fornire alle organizzazioni conoscenze sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla forza lavoro e dotare i lavoratori delle competenze necessarie. Non vediamo l’ora di coinvolgere altri stakeholder, tra cui governi, Ong e comunità accademica, mentre compiamo questo importante primo passo per garantire che la rivoluzione dell’IA non lasci indietro nessuno”.

L’appoggio del governo Usa

“Al Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, siamo impegnati a promuovere la tecnologia avanzata e ad approfondire le relazioni commerciali e di investimento con partner e alleati in tutto il mondo. Questo lavoro ci aiuta a costruire un’economia forte e competitiva, sostenuta da una forza lavoro di talento che consente ai lavoratori di accedere a posti di lavoro di buona qualità, altamente retribuiti e in grado di sostenere le famiglie del futuro. Siamo consapevoli che la sicurezza economica e la sicurezza nazionale sono inestricabilmente legate. Per questo sono orgogliosa di vedere gli sforzi della Task Force Talent for Growth proseguire con la creazione del Consorzio per la forza lavoro Ict abilitata all’AI”, dichiara il Segretario al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo. “Sono grata ai membri del Consorzio per essersi uniti a questo sforzo per affrontare le nuove esigenze di forza lavoro che stanno sorgendo sulla scia del rapido sviluppo dell’AI. Questo lavoro contribuirà a fornire una visione senza precedenti sulle competenze specifiche necessarie per questi lavori. Spero che questo Consorzio sia solo l’inizio e che il settore privato lo consideri come una chiamata all’azione per garantire che la nostra forza lavoro possa raccogliere i benefici dell’AI”.

AI Act, l’allarme di Ambrosetti

E mentre le big tech stilano strategie per affrontare il lavoro, The European House Ambrosetti lancia l’allarme sull’AI e, in particolare.  ”

“Una delle sfide è rappresentata dall’intelligenza artificiale – si legge nel report  ‘Il futuro del Mercato Unico Europeo’ – Se l’Unione europea si sta posizionando come pioniere nello sviluppo di tecnologie innovative, con l’Ai Act recentemente approvato – rischia di auto-limitare la propria potenzialità di investimenti. Le imprese europee temono infatti che una regolamentazione troppo rigorosa ostacoli lo sviluppo e ostacoli la competitività globale, soprattutto nei confronti di giganti tecnologici come gli Stati Uniti e la Cina”.

La raccomandazione alla prossima Commissione europea è a considerare “prioritaria una maggiore integrazione verso altre forme di mercato di capitali, alternative alle banche, come i mercati azionari e obbligazionari, insurance-based lending e asset manager, venture capital e crowdfunding. Le imprese europee sono concordi nel ritenere che l’attuale sistema di finanziamento incentrato sulle banche non consente di mobilitare i capitali esistenti nell’area dell’Ue alla velocità e al livello di produttività che le sfide economiche odierne richiedono”.

In relazione alla protezione e al rafforzamento della competitività europea, molte delle imprese hanno poi sottolineato “il loro sostegno a una riforma dell’Unione doganale e hanno raccomandato di concentrarsi sulla digitalizzazione e sull’armonizzazione dei sistemi tra gli Stati membri”. Infine è ritenuto “di cruciale importanza garantire un maggiore coordinamento e interoperabilità a livello europeo su questioni strategiche come gli approvvigionamenti energetico, le supply chain e le infrastrutture”.

Usa e Ue vanno avanti sulla collaborazione tecnologica

In occasione del sesto meeting del Consiglio per il commercio e la tecnologia (Ttc), a Lovanio in Belgio, Usa e Ue hanno rafforzato la collaborazione sulle tecnologie d’avanguardia. A partire dell’AI.

L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno ribadiscono l’impegno a favore di un approccio all’intelligenza artificiale basato sul rischio e della promozione di tecnologie sicure e affidabili. “Il coordinamento specifico nell’ambito del Ttc continua a essere determinante per attuare i nostri rispettivi approcci strategici volti a sfruttare i potenziali benefici dell’AI, proteggendo nel contempo gli individui e la società dai suoi potenziali rischi e difendendo i diritti umani”, si legge nel documento finale.

“Al fine di garantire una cooperazione continua e incisiva in materia di AI, i leader dell’Ufficio europeo per l’AI e dell’Istituto statunitense per la sicurezza dell’AI si sono informati reciprocamente sui rispettivi approcci e mandati – prosegue il testo – Oggi tali istituzioni si sono impegnate a instaurare un dialogo per approfondire la loro collaborazione, in particolare per promuovere lo scambio di informazioni scientifiche tra i rispettivi soggetti scientifici e affiliati su temi quali i parametri di riferimento, i rischi potenziali e le tendenze tecnologiche future”.

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