LO STUDIO

L’intelligenza artificiale mette il turbo al business, ecco le nuove sfide da cogliere

L’AI accelera la formazione di imprese intelligenti, ma per capitalizzare le opportunità di crescita c’è bisogno di una nuova leadership che privilegi il senso di fiducia e di responsabilità. La fotografia scatatta dall’Accenture Technology Vision 2018

Pubblicato il 14 Feb 2018

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I rapidi progressi nell’Intelligenza Artificiale (IA), come in altre tecnologie innovative, stanno accelerando la formazione di imprese intelligenti, dando modo alle aziende di aumentare il grado di connessione con la quotidianità delle persone. È quanto emerge dalla Accenture Technology Vision 2018, il rapporto annuale di Accenture sui trend tecnologici che rivoluzioneranno il business nei tre anni a venire. Tuttavia, per capitalizzare le opportunità di crescita e avere allo stesso tempo un impatto positivo sulla società, c’è bisogno di una nuova leadership che privilegi il senso di fiducia e di responsabilità.

Il rapporto di quest’anno evidenzia come i rapidi progressi in tecnologie come l’intelligenza artificiale (IA), gli analytics evoluti e il cloud, consentano alle aziende non solo di creare prodotti e servizi innovativi, ma di cambiare il modo in cui lavoriamo e viviamo. Questo, a sua volta, sta trasformando i rapporti delle aziende con i clienti e i partner commerciali.

Accenture ha intervistato più di 6.300 dirigenti aziendali e IT executive in tutto il mondo. Più di quattro intervistati su cinque (l’84%) sono d’accordo sul fatto che, attraverso la tecnologia, le aziende si stanno integrando sempre di più nella nostra quotidianità.

Amazon, per esempio, grazie alla sua straordinaria presenza online, ma anche al suo dispositivo Echo e all’assistente IA Alexa, si è così integrata nella vita dei consumatori che si sta già pensando di dotare i nuovi complessi residenziali di armadietti Amazon dedicati, come anche, grazie al sistema smart lock, di dare la possibilità ai clienti di far accedere i corrieri nelle proprie abitazioni per la consegna di beni anche in loro assenza.

“Ormai la tecnologia è integrata nella nostra quotidianità e sta ridisegnando ampi settori della società – dice Alessandro Marin, senior managing director di Accenture Technology in Italia – Per lo stesso processo per cui le città si sono sviluppate intorno ai porti e poi alle ferrovie, e la vita della gente si è trasformata con l’elettricità, il mondo di oggi si sta riplasmando intorno all’innovazione digitale e, per estensione, intorno alle aziende che forniscono i servizi. Questo richiede un nuovo modo di relazionarsi, costruito sulla fiducia e sulla condivisione di una grande mole di informazioni; uno scambio che consente di offrire servizi sempre più connessi ai bisogni dei clienti e delle aziende”.

Per la prima volta il cambiamento è a doppio senso: le aziende forniscono prodotti e servizi alle persone e le persone danno loro l’accesso alle numerose informazioni che producono. Questo livello di “innovazione integrata” e di fiducia richiede un rapporto più profondo – una vera partnership basata non solo sui prodotti di un’azienda, ma anche sui suoi obiettivi e valori. E con questo tipo di relazione arrivano nuove responsabilità – per i consumatori, per i partner commerciali e per la società in generale – che richiedono una leadership e un impegno dall’alto.

Le organizzazioni più accorte capiscono che queste nuove aspettative della società possono essere trasformate in un punto di forza, e stanno usando il maggiore livello di interazione per costruire nuovi rapporti con i clienti, i dipendenti, le istituzioni e il pubblico.

Tesla, per esempio, sta collaborando con le istituzioni governative per accelerare lo sviluppo delle linee guida necessarie all’introduzione dei veicoli autonomi. E Siemens, con il suo sistema operativo per l’Internet delle cose MindSphere, utilizzabile con dispositivi di produzione, componenti smart grid o apparecchiature per la produzione di energia elettrica, sta creando nuove partnership e si sta integrando nelle architetture dei suoi partner commerciali.

Cinque i trend tecnologici che e aziende non possono ignorare se vogliono costruire le partnership necessarie per avere successo nell’economia digitale di oggi:

  • Citizen AI: educare l’Intelligenza Artificiale a beneficio del business e della società. Man mano che le capacità dell’IA vengono formate, cresce il loro impatto positivo sulla nostra vita. Le aziende che cercano di capitalizzare il potenziale dell’IA devono prendere atto di questo e continuare a svilupparla in modo che agisca come un referente responsabile del loro business.
  • Extended Reality: l’annullamento delle distanze. Le tecnologie della realtà virtuale e aumentata stanno trasformando il nostro modo di vivere e lavorare, eliminando la distanza tra le persone, le informazioni e le esperienze.
  • Data Veracity: l’importanza della fiducia. Le aziende hanno trasformato il loro modo di operare basandosi sempre di più sull’analisi dei dati. Questo comporta per loro un nuovo tipo di vulnerabilità: quella causata da dati imprecisi, manipolati o corrotti, che producono informazioni aziendali distorte e decisioni sbagliate. Per affrontare questa sfida, le aziende devono perseguire un doppio obiettivo: massimizzare la veridicità e minimizzare i rischi della manipolazione dei dati.
  • Frictionless business: costruito per partnership su larga scala. Per crescere le aziende hanno bisogno di partnership basate sulla tecnologia, ma i loro sistemi legacy non sono progettati per sostenere collaborazioni su larga scala. Per potenziare al massimo l’Impresa Intelligente e connessa, le aziende devono prima riprogettare sé stesse.
  • Internet of Thinking: creare sistemi intelligenti distribuiti. Le aziende stanno investendo molto sui sistemi intelligenti che utilizzano la robotica, l’IA e le esperienze immersive, ma per dare vita a questi sistemi bisognerà non solo aggiungere competenze chiave e capacità di forza lavoro, ma anche modernizzare le attuali infrastrutture tecnologiche.

“Attraverso queste nuove relazioni con clienti, dipendenti e collaboratori – conclude Marin – le aziende stanno aumentando la propria credibilità e si stanno integrando ulteriormente nel tessuto sociale, diventando più utili ai consumatori e alimentando la propria crescita”.

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