IL PROGETTO

Lutech, nuovo Polo tecnologico a Bari: investimento da 14 milioni, previste oltre 500 assunzioni

La struttura realizzata nel Parco scientifico Tecnopolis dell’Università di Bari a Valenzano, dove sarà costruito anche un data center. Nella prima fase, focus sullo sviluppo di soluzioni per i comparti e-health e fintech, poi sarà la volta di energy, manufacturing e retail. Inserimento immediato di 60 tra neolaureati e tecnici esperti

Pubblicato il 25 Feb 2022

tecnopolis

Si avvicina l’inaugurazione del nuovo Polo di Innovazione Tecnologica del Gruppo Lutech presso il Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis dell’Università degli Studi di Bari a Valenzano. La struttura è frutto di un investimento strategico complessivo di 14 milioni di euro, che permetterà all’azienda di ampliare la sede preesistente di Valenzano con l’inserimento immediato di 60 tra neolaureati e tecnici esperti, di cui sono già in corso le selezioni, e la realizzazione di un nuovo data center. Il piano prevede ulteriori investimenti per l’assunzione di 100 tecnici all’anno per i prossimi cinque anni, facendo della sede di Bari un vero e proprio centro di nearshoring per il Gruppo Lutech.

L’ambito e le finalità del progetto

L’iniziativa, promossa all’interno del progetto Lutech Digitale 4.0 e nel contesto del Programma Regionale “Aiuti ai programmi di investimento delle grandi imprese”, è stata oggetto della Determina Regionale ottenuta il 15 febbraio 2022 e si è sviluppata in collaborazione con il Politecnico e l’Università degli Studi del capoluogo pugliese. L’obiettivo, si legge in una nota, è stato quello di creare un Polo di Innovazione per lo sviluppo di soluzioni applicative basate su architetture a Microservizi, insieme a tecnologie innovative che utilizzano algoritmi sofisticati di Artificial Intelligence e con ampia applicazione di Realtà Aumentata ed Estesa.

In questa prima fase, il Gruppo Lutech si concentrerà sullo sviluppo di soluzioni per i comparti eHealth, Fintech e Loyalty Programs, per poi estendersi ai settori Energy, Manufacturing e Retail grazie alla realizzazione di soluzioni basate su tecnologie IoT e Blockchain.

Per incentivare l’indotto professionale, il progetto prevede il coinvolgimento di aziende locali altamente specializzate e la pianificazione di assunzioni in stretta collaborazione con il Politecnico di Bari, l’Università Aldo Moro di Bari e altri istituti di formazione della Regione Puglia. In questo contesto è stato inoltre predisposto un corposo programma di supporto alla formazione, che prevede stage curriculari ed extracurriculari, Academy, percorsi di Master in discipline innovative per le lauree Stem, laboratori per i settori pubblico e privato, percorsi di eccellenza e di Trasformazione Digitale e finanziamenti a borse di studio.

Un struttura votata agli ecosistemi locali e nazionali

Il piano quinquennale di sviluppo presentato dal Gruppo Lutech alle Istituzioni pugliesi prevede la partecipazione ai partenariati estesi, ai campioni nazionali e agli ecosistemi dell’innovazione, secondo la componente 2 della Missione 4 del Pnrr “Dalla ricerca all’impresa”. In particolare, il Gruppo Lutech ha già manifestato l’interesse a collaborare con l’Università di Bari e il Politecnico di Bari per l’ecosistema nazionale “Salute dell’uomo e dell’ambiente”. In particolare, con il PoliBa, la collaborazione sarà anche estesa al campione nazionale sulla “Mobilità sostenibile”.

“Il Polo di Innovazione di Bari”, afferma Tullio Pirovano, Ceo del Gruppo Lutech, “rappresenta una grande opportunità per il Gruppo Lutech e per tutto l’ecosistema locale pugliese. Grazie a un investimento importante, svilupperemo progetti altamente innovativi insieme alle risorse locali, contribuendo proattivamente all’evoluzione tecnologica delle realtà del territorio e di tutto il Sistema Paese”.

Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, aggiunge: “Le intenzioni del Gruppo Lutech mostrano che la Puglia è attrattiva. Lo è per due ragioni essenziali: per l’attenzione che la Regione sa offrire alle aziende che si vogliono insediare in Puglia e per le condizioni di contesto nelle quali i nuovi investitori si inseriscono”.

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