LA POLEMICA

M5S: “Governo sbaglia, pronti a presentare interpellanza su net neutrality”

I deputati del movimento in commissione Trasporti: “Circola un documento in cui l’Italia propone al Consiglio Ue l’eliminazione della neutralità della rete dal pacchetto Tlc. Se confermata, la proposta sarebbe un passo indietro sconcertante”

Pubblicato il 24 Nov 2014

A.S.

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“In base a un documento che sta circolando in queste ore in rete il Governo italiano avrebbe proposto, in sede di Consiglio dell’Unione Europea, di eliminare la nozione di net neutrality dal pacchetto telecomunicazioni. In questo modo si lascerebbe sostanzialmente campo libero agli operatori del settore di operare discriminazioni sul traffico Internet. Questa proposta, se confermata, rappresenterebbe un passo indietro preoccupante per chi ha a cuore la libertà della rete. Al fine di avere quanto prima chiarimenti, sul tema presenteremo un’interpellanza urgente”.

Lo affermano in una nota i deputati del Movimento 5 stelle che siedono in commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera.
“Sarebbe sconcertante se, mentre negli Stati Uniti il presidente Obama avvia una campagna per la definitiva affermazione del principio della neutralità della rete – concludono i parlamentari del Movimento 5 stelle – il nostro esecutivo proponesse l’opposto, favorendo così le lobby delle telecomunicazioni a discapito dei cittadini. Chiederemo al Governo di chiarire la sua posizione davanti al Parlamento e all’opinione pubblica”.

La polemica del Movimento 5 stelle si riferisce alle trattative in corso al Consiglio Europeo sulla proposta di compromesso presentata dal governo italiano sul Connected Continent, il pacchetto elaborato dall’ex commissaria all’Agenda digitale, Neelie Kroes. Per quanto riguarda la net neutrality, la Presidenza abolisce completamente la definizione stessa di neutralità della rete e “servizi specializzati”. D’altra parte, specifica gli “obiettivi” di neutralità nonché principi chiari per la gestione del traffico così come l’obbligo di mantenere la capacità di rete sufficiente per il servizio di accesso a internet. “Si dovrebbe chiarire che la gestione del traffico è consentita a condizione che sia trasparente, non discriminatoria, proporzionata e non anti-competitiva”, precisa la presidenza italiana nel documento che tornerà a dicembre in discussione al Coreper.

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