CYBERCRIME

Malware, ennesimo ritorno di Zloader: dalla nuova “variante” già 2.000 vittime in 111 Paesi

Individuata da Check Point Research una campagna che sfrutta la verifica della firma digitale di Microsoft per rubare credenziali degli utenti e informazioni sensibili. Attacco attribuito al gruppo di criminali informatici MalSmoke

Pubblicato il 07 Gen 2022

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Check Point Research (Cpr), la divisione di threat intelligence di Check point software technologies, ha individuato una nuova campagna di malware che sfrutta la verifica della firma digitale di Microsoft per rubare le credenziali degli utenti e le informazioni sensibili. Si tratta in sostanza del ritorno di Zloader, noto per essere uno strumento di trasmissione di ransomware (tra cui Ryuk e Conti), che in questa nuova variante ha colpito oltre 2.000 vittime (2.170) in 111 Paesi, soprattutto Stati Uniti, seguiti da Canada e India. Cpr attribuisce la campagna, che risale a novembre 2021, al gruppo di criminali informatici MalSmoke

 Sfruttata la tecnica della web injection

Il protagonista di questa nuova campagna di malware che sfrutta la verifica della firma digitale di Microsoft per rubare dati sensibili alle vittime è appunto Zloader, un trojan bancario che utilizza la tecnica della web injection per rubare cookie, password e qualsiasi informazione sensibile. Zloader è già conosciuto per essere uno strumento di trasmissione di ransomware ed è entrato nel radar del Cisa a settembre 2021 come una minaccia nella distribuzione del ransomware Conti. Durante lo stesso mese, Microsoft ha riportato che gli autori di Zloader stavano comprando keyword advertising su Google per distribuire vari tipi di malware, tra cui Ryuk ransomware.

Sulla base delle rilevazioni, Cpr ha informato Microsoft e Atera delle sue scoperte e raccomanda a tutti queste semplici indicazioni: applicare l’aggiornamento di Microsoft per una rigorosa verifica di Authenticode; non installare programmi da fonti o siti sconosciuti; non cliccare mai su link o allegati sconosciuti che si ricevono per posta.

Il meccanismo dell’attacco

Ma come si svolge la catena dell’infezione? L’attacco inizia con l’installazione di un programma di gestione remota che finge di essere un’installazione Java. Dopo questa installazione, l’hacker ha pieno accesso al sistema ed è in grado di caricare/scaricare file e anche eseguire script; quindi l’hacker carica ed esegue alcuni script che scaricano altri script che eseguono mshta.exe con il file appContast.dll come parametro. Il file appContast.dll è firmato da Microsoft, anche se altre informazioni sono state aggiunte alla fine del file, quindi le informazioni aggiunte scaricano ed eseguono il payloader finale di Zloader, rubando le credenziali dell’utente e le informazioni private delle vittime.

“La gente deve sapere che non può fidarsi immediatamente della firma digitale di un file – afferma Kobi Eisenkraft, Malware researcher di Check point software technologies. Quello che abbiamo trovato è una nuova campagna Zloader che sfrutta la verifica della firma digitale di Microsoft per rubare informazioni sensibili degli utenti. Abbiamo iniziato a vedere prove della nuova campagna intorno a novembre 2021. Gli aggressori, che attribuiamo a MalSmoke, stanno cercando di rubare le credenziali degli utenti e le informazioni private delle vittime. Finora, abbiamo contato più di 2.000 vittime in 111 paesi. Sembra che gli autori della campagna Zloader abbiano messo grande impegno nell’abbattere le difese e stanno ancora aggiornando i loro metodi settimanalmente. Invito caldamente gli utenti ad applicare l’aggiornamento di Microsoft con una rigorosa verifica Authenticode, poiché non è applicato di default”.

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