AGENDA DIGITALE

Marco Beltrandi (Pd): “Documento digitale, non ripetere errori passati”

Un’interrogazione al ministro dell’Interno e per la PA fa riferimento a un’inchiesta del Corriere delle Comunicazioni per chiedere iniziative a favore dell’Agenda digitale

Pubblicato il 27 Set 2012

M.S.

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Assumere iniziative per migliorare l’attuazione dell’Agenda digitale. Questa, in sintesi, la richiesta contenuta in un’interrogazione, primo firmatario Marco Beltrandi, rivolta al Ministro dell’Interno e a quello per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione.

“Uno dei pilastri dell’Agenda digitale è il documento unico digitale – recita l’interrogazione -, ma l’esperienza passata invita a essere prudenti per evitare quanto accaduto in passato. Secondo un’analisi condotta dal Corriere delle Comunicazioni, questi in sintesi i risultati: ‘Dieci anni di sperimentazione, 60 milioni di euro di investimento, 4 milioni di carte di identità elettroniche (Cie) emesse da 200 Comuni’.
Appare evidente agli interroganti come siano stati sostenuti costi troppo alti, ci siano state modifiche discontinue nella tecnologia, ci sia stata una mancanza di governance e di organizzazione”.

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