TAKE OVER

Maxi-merger con Broadcom, Qualcomm punta i piedi

Alti rischi di veti antitrust e offerta inadeguata: i 130 miliardi di dollari sul piatto non terrebbero conto del potenziale sul fronte delle reti 5G. Per questo l’azienda guidata da Steven Mollenkopf si attrezza per resistere all’assalto. Ma sarà dura

Pubblicato il 07 Nov 2017

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E’ già guerra sul merger Broadcom-Qualcomm. Qualcomm si starebbe infatti attrezzando per rifiutare l’offerta di acquisto – 103 miliardi di dollari, 70 dollari ad azione (circa 130 mld considerando anche il debito): a pesare per il rifiuto i dubbi sul prezzo oltre a probabili problemi di antitrust. L’offerta si configura secondo Qualcomm come un colpo sotto la cintura: punta a sfruttare il momento di debolezza della società impegnata a fronteggiare la lunga battaglia legale con Apple e a sostenere in prospettiva l’acquisizione di Nxp ancora sotto lo scrutinio dei regolatori europei. Inoltre l’offerta non terrebbe conto del potenziale della società soprattutto sul fronte delle reti 5G, su cui sta investendo, da realizzarsi entro il 2020.

Il mega-merger attrarrà l’attenzione delle autorità antitrust: l’industria dei semiconduttori è in fase di consolidamento (tra i maggori deal recenti, Softbank ha comprato Arm, e Intel ha acquisito Altera), ma gli enti che vigilano sulla concorrenza di mercato negli Stati Uniti vorranno sicuramente passare a un severo vaglio questo matrimonio fra colossi. Inoltre i due gruppi sono anche leader nella produzione di WiFi e Bluetooth e Qualcomm è già stata presa di mira dalle autorità in diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti, la Cina, la Corea del Sud e Taiwan.

Tuttavia il deal potrebbe essere “convincente per gli azionisti di entrambe le aziende”, ha dichiatato il presidente e Ceo di Braodcom, Hock Tan, in una nota per la stampa, perché insieme le due aziende sarebbero capaci di operare su ampia scala e con un portafoglio di prodotti più ampio. “Non faremmo questa proposta se non fossimo sicuri che i nostri clienti globali apprezzeranno l’operazione”, ha sottolineato Tan. Broadcom sviluppa chip per comunicazioni wi-fi e Bluetooth e altri prodotti per il networking, ma non ha hardware per le reti mobili di ultima generazione, in particolare Lte e 5G, fa notare la società di ricerche Moor Insights & Strategy.

Per l’acquisto potrebbe essere una strada positiva, visto che negli ultimi anni una serie di battaglie legali, in primo luogo contro Apple, hanno indebolito il gruppo. In questo momento le azioni di Qualcomm a Wall Street salgono del 2,3%, mentre quelle di Broadcom – che ha annunciato di voler riportare la sua sede negli Usa – guadagnano il 2,18%.

Il colosso californiano dei semiconduttori Broadcom ha presentato un’offerta d’acquisto non sollecitata alla concorrente Qualcomm mettendo sul piatto 130 miliardi di dollari, ovvero 70 dollari per azione in cash and stock, di cui la parte in contanti sarebbe il 75% del totale. Broadcom vuole conquistarsi la leadership tra i fornitori di chip per l’industria delle comunicazioni mobili, un segmento in cui è rimasta indietro e dove Qualcomm è invece una specialista: se la fusione andrà in porto si formerebbe il terzo più grande gruppo mondiale del settore, dietro Intel e Samsung.

Secondo Cnbc, Broadcom lavora da mesi a questa proposta e avrebbe contattato il top management di Qualcomm per discutere in privato dell’offerta già un anno fa, ottenendo però un netto rifiuto. Broadcom aveva provato a comprare Qualcomm prima che questa raggiungesse l’accordo per acquisire Nxp Semiconductors, un’operazione da 38 miliardi di dollari cash che Broadcom sarebbe comunque disposta a completare. Broadcom vorrebbe presentare la sua proposta agli azionisti di Qualcomm, la cui riunione annuale è fissata per marzo prossimo, ma che deve rinnovare le nomine al Cda già questo dicembre: Broadcom sarebbe addirittura pronta a dar via a un proxy fight per conquistare poltrone nel consiglio d’amministrazione della concorrente per sostenere la sua offerta d’acquisto.

L’offensiva di Broadcom è dunque decisa e anche ben ponderata, nota The Verge: le azioni di Broadcom si sono apprezzate del 60% nell’ultimo anno, mentre quelle di Qualcomm hanno sofferto dei guai legali con Apple, che ha accusato il chipmaker di condotta lesiva della concorrenza. La capitalizzazione di mercato di Qualcomm (dato dello scorso venerdì) è di 91 miliardi di dollari, quella di Braodcom è di 112 miliardi; entrambe le aziende hanno visto il loro titolo salire in Borsa al diffondersi dei primi rumors sulla proposta di acquisizione.

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