MERCI CONTRAFFATTE

Maxiretata Usa-Ue, sequestrati 328 siti web

L’Italia in pole position nella mega-operazione contro i siti Internet abusivi. Identificati anche gli account PayPal per le transazioni

Pubblicato il 26 Giu 2013

L.M.

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L’Italia è tra i diversi paesi europei che hanno partecipato ad una gigantesca retata contro siti internet abusivi che vendevano merci contraffatte, nell’ambito di una operazione transatlantica coordinata da Europol e dalle autorità degli Stati Uniti. Complessivamente sono stati posti sotto sequestro 328 domini web, di cui poco meno della metà, 151, in Europa con operazioni condotte nell’ambito del progetto Transatlantic 2 assieme a Belgio, Bulgaria, Danimarca, Francia, Ungheria, Italia, Olanda, Romania, Spagna e Regno Unito.

Nella maggior parte dei casi i siti abusivi erano relativi ai domini .be, .eu, .fr, .ro, e .Uk. Per parte statunitense in campo c’erano la U.S. Immigration and Customs Enforcement’s (Ice) e la Homeland Security Investigations (Hsi). I siti in questione vendevano merci contraffatte a utenti ignari.

Gli enti europei hanno ricevuto segnalazioni da parte delle aziende e imprese titolari dei marchi contraffatti. Queste sono state poi girate ai vari uffici locali dell’Europol, tra cui anche quelli in Italia. Secondo Rob Wainwright, direttore dell’Europol, “bloccare la vendite di beni contraffatti è importante, dato che danneggiano le imprese regolari e spesso causano rischi per la salute dei consumatori”.

Oltre ai siti bloccati, le autorità hanno identificato gli account PayPal che venivano usati per queste transazioni, procedendo ad alcuni sequestri per ora limitati a 30.000 dollari. I sito bloccati sono ora controllati dalle autorità nazionali e coloro che dovessero tentare di accedervi troveranno un banner che riferisce del sequestro.

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