INTERNET SECURITY

Mayo (Firefox): “Privacy non è un freno, serve a migliorare i servizi”

Il vicepresidente della società: “Fiducia moneta di scambio più importante Le informazioni sono la chiave per generare valore aggiunto, ma bisogna eliminare l’oscurità dalle vendite online”

Pubblicato il 03 Nov 2015

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“È ragionevole pensare che se l’utente ha deciso di interagire con un sevizio online, i suoi dati possano venire usati per migliorare tale servizio”. Lo afferma Mark Mayo, vicepresidente di Firefox, branca di Mozilla famosa per il browser internet, intervistato dall’Adnkronos sul tema della privacy. Quest’ultima è secondo Mayo “la moneta di scambio più importante” su Internet ma il suo utilizzo non deve inficiare la sicurezza di chi naviga perché “quando questa fiducia viene violata, il sistema si blocca”.

Per il vicepresidente di Firefox “qualsiasi aspetto di un’interazione può diventare complicato, esattamente come accade nella vita reale” anche perché “con l’aumentare dei dispositivi che si collegano online diventa sempre più difficile definire cosa sia la privacy e come possiamo salvaguardare i nostri dati”.

Il manager si dice convinto che la raccolta dei dati sia una risorsa preziosa per tutti: “È grazie ai dati che i siti web forniscono valore agli utenti stessi – spiega Mayo – È nella vendita o nella condivisione dei dati con terze parti, o nel loro utilizzo inaspettato, che la linea di confine inizia a farsi più tenue”.

I problemi, continua il vicepresidente di Firefox, nascono quando le informazioni “vengono scambiate in un modo che non è trasparente e gli utenti rimangono all’oscuro dello scambio che hanno fatto”. Per tale motivo, ha concluso, “fiducia, trasparenza e privacy sono le chiavi del cambiamento che vorremmo vedere”.

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