IL REPORT

Mercato mobile promosso negli Usa, assist a Sprint e T-Mobile?

Lo studio annuale della Federal Communications Commission conclude che la concorrenza funziona e i servizi delle telco sono migliorati.Ma per l’opposizione democratica il rischio è un avallo alla concentrazione di mercato e allo stralcio delle norme sulla net neutrality

Pubblicato il 27 Set 2017

Patrizia Licata

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La concorrenza sul mercato statunitense della telefonia mobile è efficiente: lo ha concluso la Federal Communications Commission nel suo annuale Mobile Wireless Competition Report. E’ la prima volta dal 2009 the la Fcc promuove il livello di competitività dei servizi mobili offerti negli Stati Uniti e, mentre le telco plaudono a uno report che, dicono, “si basa su dati obiettivi”, la componente Democratica della commissione, ora in minoranza, ritiene lo studio incompleto e lo bolla come un assist alle operazioni di M&A e alla revisione delle norme di Obama sulla net neutrality.

Nel Mobile Wireless Competition Report, che la Fcc prepara ogni anno come prescritto dalla legge sulle comunicazioni (Communications Act), si legge che nel 2016 negli Stati Uniti la domanda dei consumatori è in crescita, i prezzi sono in calo e i service provider hanno migliorato prestazioni, copertura e capacità delle loro reti. Il presidente della Fcc Ajit Pai ha anche elogiato l’introduzione di piani illimitati da parte dei maggiori fornitori di servizi di telefonia mobile.

Pai ha anche deciso per la prima volta di sottoporre il report annuale al voto della Commission, oggi a maggioranza Repubblicana; i due attuali commissari Democratici, Jessica Rosenworcel e Mignon Clyborn, si sono opposti alle conclusioni dello studio.

Per la Clyburn lo studio non offre dati storici sugli investimenti degli operatori, che invece sarebbero in calo, con una penalizzazione ancora pesante per la copertura delle aree rurali. La Clyburn ha criticato anche la ristrettezza del nuovo report: negli anni scorsi lo studio aveva allargato lo sguardo oltre i servizi mobili per occuparsi anche di torri, backhaul e roaming.

Per la Rosenworcel invece il report non offre una definizione credibile di “concorrenza efficace” e le conclusioni sarebbero dubbie. Soprattutto, la commissaria ha sottolineato che lo studio della Fcc che promuove la competitività sul mercato mobile americano non deve essere interpretato come un implicito via libera alla fusione tra Sprint e T-Mobile, nei giorni scorsi tornata di attualità perché, secondo indiscrezioni, le due telco avrebbe aperto i negoziati. “La Fcc vuole nascondere la testa nella sabbia”, ha detto la Rosenworcel, ma qualunque deal dovrà dimostrare “concreti benefici per i consumatori e assicurare che i prezzi non saliranno e che l’innovazione non sarà danneggiata dalla concentrazione di mercato”.

Lo stesso vale per le regole sulla net neutrality votate dalla Fcc durante la presidenza di Barack Obama: Pai, in linea con quanto chiesto dalle telco, sarebbe disposto a stralciare la norma che allinea i fornitori di servizi di telecomunicazione a delle utility, passibili di maggiore vigilanza pubblica, e l’opposizione Democratica teme che il Mobile Wireless Competition Report venga usato a supporto della tesi che il mercato mobile americano funziona bene e non ha bisogno di intervento regolatorio.

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