IL PROVVEDIMENTO

Merger & acquisition, cambiano le regole Ue: guidance ad hoc per i digital markets

Si tratta della prima revisione sulla definizione dei mercati dal 1997. Il documento tiene conto degli dell’intensificarsi della digitalizzazione, delle nuove modalità di offerta di beni e servizi e della natura interconnessa degli scambi commerciali. Vestager: “Rafforziamo la trasparenza e la certezza del diritto a vantaggio di cittadini e imprese”

Pubblicato il 08 Feb 2024

chip europa

La Commissione europea ha aggiornato la definizione del “mercato per tenere conto delle novità introdotte dall’economia digitale ai fini della concorrenza. La comunicazione riveduta (revised Market Definition Notice), risultato di un processo consultivo avviato ad aprile 2020, è la prima revisione della comunicazione sulla definizione del mercato dalla sua adozione nel 1997. L’aggiornamento riflette gli sviluppi più importanti degli ultimi anni, in particolare la crescente digitalizzazione e le nuove modalità di offerta di beni e servizi, oltre alla natura interconnessa degli scambi commerciali. La modifica si applica a tutti i settori ed è funzionale nella valutazione dei casi di antitrust e concentrazioni e delle attività di M&A.

“Con questa revisione approfondita delle nostre linee guida, rafforziamo importanti principi di applicazione della concorrenza e affrontiamo nuove realtà di mercato, come la digitalizzazione e l’attività commerciale sempre più interconnessa e globalizzata – ha commentato la vice presidente esecutiva della Commissione europea Margrethe Vestager, responsabile dell’Antitrust dell’Ue. “I mercati stanno cambiando rapidamente e dobbiamo garantire che le nostre linee guida rimangano adatte allo scopo ed efficaci in risposta ai progressi tecnologici. La nuova comunicazione rafforzerà la trasparenza e la certezza del diritto a vantaggio di tutte le parti interessate”.

Tra i settori coperti c’è quello ad alta intensità di innovazione e ricerca e sviluppo. La Commissione chiarisce di non voler intervenire più da vicino, ma ribadisce che “studiare i potenziali effetti sulla concorrenza nell’innovazione” è una sua area di interesse.

Digitalizzazione, l’Ue aggiorna la definizione di mercato

La definizione del mercato è importante per identificare i confini della concorrenza tra le aziende; ad esempio, l’obiettivo della definizione del mercato geografico e del prodotto rilevante è quello di individuare i concorrenti effettivi e potenziali che condizionano le decisioni commerciali delle imprese, come le condizioni di fornitura. È in questa prospettiva che la definizione del mercato consente, tra l’altro, di calcolare le quote di mercato che danno, a loro volta, informazioni significative ai fini della valutazione del potere di mercato.

Relativamente alla digitalizzazione, la modifica della definizione, sottolinea la Commissione europea, “fornisce una guida specifica sulle questioni evidenziate dalle parti interessate come particolarmente rilevanti per i mercati digitali. Questi includono, ad esempio, la definizione del mercato in relazione alle piattaforme multiple, la concorrenza per l’innovazione, gli ecosistemi digitali, il calcolo della quota di mercato nei mercati a prezzo zero e nei mercati offline rispetto a quelli online“.

Focus sul settore dell’innovazione

Proteggere l’innovazione è essenziale per l’economia e per i cittadini dell’Ue, evidenzia la Commissione. Per questo l’innovazione è uno dei fattori considerati dalla Commissione nella sua valutazione dei casi di concorrenza. Ad esempio, nei casi di fusione, le società sono tenute a fornire informazioni relative all’innovazione e ai prodotti di pipeline come parte del modulo di notifica standard.

Nel complesso, studiare i potenziali effetti sulla concorrenza nell’innovazione è un’area di interesse per la Commissione. L’inclusione di una sezione specifica nell’avviso riveduto relativa alla definizione del mercato in presenza di una significativa ricerca e sviluppo (“R&S”), nonché i vari riferimenti all’innovazione come fattore di concorrenza non di prezzo, riflettono tale obiettivo. Tuttavia, gli orientamenti aggiornati sulla definizione del mercato e sull’innovazione non implicano di per sé che la Commissione interverrà sempre più in questo settore. L’avviso rivisto mira a fornire maggiori orientamenti e trasparenza alle imprese coinvolte in tali mercati ad alta intensità di innovazione, chiarendo i principi applicati alla definizione dei mercati nelle industrie ad alta intensità di R&S.

Concorrenza e piattaforme, che cosa cambia 

L’avviso riveduto fornisce orientamenti nuovi o aggiuntivi su questioni chiave di definizione del mercato, tra cui:

  • Spiegazioni sui principi della definizione del mercato e sul modo in cui la definizione del mercato è utilizzata ai fini dell’applicazione delle regole di concorrenza.
  • Maggiore enfasi su elementi non di prezzo come l’innovazione, l’affidabilità dell’offerta e la qualità dei prodotti e dei servizi.
  • Chiarimenti riguardanti l’applicazione a lungo termine della definizione del mercato, in particolare nei mercati che dovrebbero subire transizioni strutturali, come i cambiamenti tecnologici o normativi.
  • Orientamenti in relazione alla definizione del mercato nei mercati digitali, ad esempio piattaforme e ecosistemi digitali (ad esempio, prodotti costruiti attorno a un sistema operativo mobile).
  • Principi sui mercati ad alta intensità di innovazione, che chiariscono come i mercati dovrebbero essere valutati dove le aziende competono sull’innovazione, anche attraverso i prodotti di pipeline.
  • Ulteriori orientamenti sulla definizione del mercato geografico, comprese le condizioni per definire i mercati come globali, a livello di spazio economico europeo, nazionali o locali, nonché su come tenere conto delle importazioni nella definizione del mercato geografico pertinente.
  • Chiarimenti riguardanti le tecniche quantitative, come il cosiddetto test del monopolista ipotetico (Ssnip), che la Commissione può utilizzare nella definizione di un mercato.
  • Orientamenti ampliati sulle possibili fonti di prova e sul loro valore probatorio, sulla base dell’esperienza materiale della Commissione e dell’approccio basato sui fatti alla definizione del mercato.

L’avviso ricorda che la definizione di mercato è una fase intermedia nella valutazione concorrenziale complessiva. Questa esamina tutti i vincoli rilevanti per le imprese coinvolte nei mercati di prodotto e geografici pertinenti, che possono includere una valutazione degli ostacoli all’ingresso o all’espansione, l’impatto delle economie di scala (comprese quelle derivanti da attività fuori mercato) o degli effetti di rete, l’accesso a attività specifiche e la differenziazione dei prodotti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati