IL TREND

Metaverso, Accenture lancia la Academy: si rafforzano le competenze interne

3D modeling, AI generated content, Blockchain & Nft fra le lezioni dedicate a 100 giovani dipendenti dell’azienda. Obiettivo lo studio delle applicazioni su tutta la catena del valore in ogni ambito di business. Intanto aumenta il made in Italy nel mondo virtuale: oltre 60 le realtà del nostro Paese sbarcate nella realtà digitale, secondo la School of Management del Polimi

Pubblicato il 28 Feb 2023

Foto Metaverso 3.png

Accenture spinge sul metaverso e lancia una “scuola” interna riservata ai propri talenti più giovani. La “Metaverse Academy” punta a far acquisire le competenze necessarie per affrontare le nuove sfide imposte dal cambiamento tecnologico, approfondendo, insieme ad esperti del settore, l’impatto e le possibili applicazioni del metaverso su tutta la catena del valore e in ogni ambito di business. Intanto il Metaverse Marketing Lab della School of Management Politecnico di Milano fotografa il fronte italiano: sono oltre 60 le aziende del nostro Paese approdate nell’universo virtuale.

Cos’è la “Metaverse Academy” di Accenture

L’Academy ha una durata di 12 settimane e si compone di lezioni interattive per immergersi nel mondo del metaverso e di un project work con presentazione finale attraverso cui esplorare nuove soluzioni concrete per le aziende. Tra i contenuti l’immersive experience design, il 3D modeling, l’AI generated content, Blockchain & Nft, Responsible Metaverse.

WHITEPAPER
Conosci le 5 nuove raccomandazioni per il purchase journey in Cina?
Social Network
Customer Experience

“Il rapido susseguirsi delle evoluzioni tecnologiche che avvicinano sempre più i confini tra reale e virtuale – fa sapere l’azienda in una nota – sta ridefinendo i modelli di business, dall’interazione con il cliente, al modo di lavorare, sino alle modalità di formare i talenti”.

Metaverso al decollo

“Accenture ha una visione distintiva del metaverso: un continuum di mondi, realtà e modelli di business potenziati dal digitale – spiega Anna Nozza, responsabile Risorse umane di Accenture Italia –. Il metaverso, nel prossimo decennio, rivoluzionerà gran parte degli aspetti della vita quotidiana e del business, trasformando le interazioni tra persone e aziende. In questo nuovo scenario il talento si conferma centrale nell’abilitare la trasformazione. Più le tecnologie diventano pervasive, più diventa necessario investire in formazione per aiutare a comprendere e padroneggiare questi strumenti”.

Con le Academy l’azienda “ha formato negli anni – dice ancora Nozza – circa 5mila talenti alle professioni del futuro e continueremo a farlo cercando sempre di trasformare il cambiamento in opportunità di reinvenzione e crescita personale e professionale”.

L’evoluzione tecnologica ha portato anche a ridisegnare i classici modelli di onboarding dei nuovi talenti. Da tempo all’interno dell’Accenture Park il personale e i neoassunti possono partecipare a momenti di apprendimento immersivo per accrescere il proprio bagaglio di competenze e a sessioni di orientamento o vivere occasioni di incontro e socializzazione con altri colleghi.

Sul metaverso oltre 60 realtà italiane

Metaverse marketing, sono oltre 60 le realtà italiane sbarcate sul Metaverso. Si tratta per metà aziende dell’intrattenimento e della moda, ma si stanno muovendo anche l’automotive, l’agroalimentare, il turismo e lo sport. Emerge dallo studio (su oltre 500 casi mondiali) condotto dal Metaverse Marketing Lab della School of Management del Politecnico di Milano.

I casi mondiali sono in aumento: attualmente sono a quota 500 contro i 300 di appena due mesi fa, si legge nel report.

A farla da padrone, nel nostro Paese come su scala globale, sono le aziende dell’intrattenimento e della moda, che rappresentano circa la metà dei casi, ma è interessante notare come si stiano muovendo anche altri settori tipici della nostra economia, come l’automotive e l’agroalimentare, oltre al mondo del turismo e dello sport.

Più della metà dei casi analizzati riguarda la piattaforma italiana The Nemesis, mentre a livello globale sono ancora Roblox e Fortnite a far la parte del leone, seppure in un contesto sempre più frammentato.

Si consolidano i casi nel mondo

Con il passare del tempo, sempre più brand che sono stati pionieri nel metaverso arricchiscono la propria proposta con iniziative, giochi ed esperienze su diverse piattaforme, così da coprire diversi strati di mercato difficilmente raggiungibili dai canali più tradizionali, come ad esempio i teenager e la cosiddetta generazione Z.

“Due sono i messaggi che possiamo trarre dall’analisi dei casi – commenta Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico di Milano e responsabile scientifico del Metaverse Marketing Lab -. In primo luogo, si fa strada nell’ambito della C-Suite una diffusa consapevolezza del ruolo che il metaverso può giocare a supporto della veicolazione al mercato di esperienze sempre più attrattive e ingaggianti, e dell’adozione di obiettivi di targeting sempre più mirati: in particolare, il fattore che oggi accomuna i casi di maggior successo è la creazione e il rafforzamento del rapporto con le nuove generazioni di consumatori”.

Prende forma il Made in Italy virtuale

Non basta: secondo Noci, il secondo messaggio che emerge dal report è la formazione di un trend destinato a consolidarsi: “Il Made in Italy – dice il Prorettore del Politecnico di Milano – per il suo portato narrativo, potrà rappresentare un ambito del tutto privilegiato per il ricorso a contenuti immersivi”.

Si afferma la scelta multi-piattaforma

Continua anche l’analisi delle esperienze degli utenti, attraverso la collaborazione con il Physiology Emotion and Experience Lab (Pheel) del Politecnico di Milano. “La scelta multi-piattaforma per coprire diversi target di mercato pare molto coerente con l’obiettivo di coinvolgimento che caratterizza la maggior parte dei casi osservati – spiega Lucio Lamberti, responsabile scientifico del Metaverse Marketing Lab -: nelle esperienze immersive, ancor più che nel mondo digitale e social, gli stessi fattori che avvincono e sono rilevanti per un target tendono a non esserlo per gli altri, quindi sviluppare contenuti differenti su canali diversi appare una risposta migliore rispetto alla ricerca di soluzioni di compromesso per accontentare diversi gruppi di utenti”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

LinkedIn

Twitter

Whatsapp

Facebook

Link