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Microsoft: è l’ora di Hans Vestberg

Fra i papabili alla guida dell’azienda dopo l’uscita di scena di Ballmer spunta a sorpresa il numero uno di Ericsson, finora mai apparso nella rosa dei candidati

Pubblicato il 16 Gen 2014

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Emerge un nuovo nome tra i papabili alla successione di Steve Ballmer come ceo di Microsoft: si tratta di Hans Vestberg, numero uno di Ericsson. Lo scrive oggi l’agenzia Bloomberg, sottolineando che il 48enne svedese appare una “sorpresa” a molti addetti ai lavori dopo il lungo elenco di nomi circolati negli ultimi mesi.

Nominato nel 2011 al sesto posto tra gli uomini più potenti nel settore del wireless da Fierce Wireless, Vestberg, già giocatore di pallamano ad alti livelli, ha percorso varie tappe della sua carriera all’interno del più grande produttore mondiale di attrezzature per la telefonia mobile fino a diventare ceo nel 2010.

In questi anni Vestberg ha cercato di convincere gli investitori che Ericsson può mantenere la sua leadership nelle reti mobili nonostante la forte concorrenza di competitor quali Huawei.

Lo svedese è anche convinto sostenitore degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) e delle potenzialità delle comunicazioni in mobilità e della banda larga di contribuire a sconfiggere alcune delle emergenze del pianeta quali povertà, salute, formazione e cambiamenti climatici. È anche membro della Broadband Commission for Digital Development e siede nell’advisory board di Digital Health Initiative.

Dopo l’annunciato addio di Ballmer, Microsoft si è messa freneticamente alla caccia di un nuovo numero uno. Da subito la candidatura più probabile è sembrata quella di Stephen Elop, executive Vice-president of Devices & Services ed ex ceo di Nokia, ma in seguito le sue quotazioni sono scese. Tra gli altri nominativi circolati quello di Alan Mulally, ceo di Ford, che però a un certo punto ha smentito tutte le illazioni sul suo conto, e quello di Sataya Nadella, alla guida della divisione cloud ed enterprise di Microsoft. In ballo per un breve periodo anche Tony Bates, ex ceo di Skype.

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