TRIMESTRALE

Microsoft: spinta del cloud, ma Windows mostra la corda

Ricavi in crescita, ma flessione degli utili sulla scia dei costi in rialzo e del rallentamento del core business basato sul sistema operativo Windows e su Office. Balzo del 114% per le revenue dalla “nuvola”

Pubblicato il 27 Gen 2015

Lorenzo Forlani

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Nell’ultimo trimestre del 2014 Microsoft ha registrato un calo annuale di oltre il 10% degli utili sulla scia di costi in rialzo e di vendite in rallentamento del suo sistema operativo Windows e del pacchetto Office. E le prospettive per i software per pc non sono rosee, visto che il gruppo, citando anche un dollaro forte, ha tagliato le attese per i ricavi del suo anno fiscale (che termina a giugno). Nel periodo terminato lo scorso 31 dicembre, il gruppo di Redmond (nello Stato di Washington) ha registrato profitti per 5,86 miliardi di dollari, in calo dai 6,56 miliardi dello stesso trimestre del 2013. Gli utili per azione sono passati a 71 centesimi da 78, in linea alle stime degli analisti.

Sul dato hanno pesato costi legati a integrazione e ristrutturazione per 2 centesimi per azione. In quello che per Microsoft è il secondo trimestre fiscale i ricavi sono invece saliti dell’8% a 26,47 miliardi di dollari da 24,52 miliardi, oltre un consensus da 26,29 miliardi. E’ da vari trimestri che l’ultima riga di bilancio di Microsoft è condizionata da spese legate alla riduzione di personale (iniziata l’estate scorsa) e al business di telefonia mobile acquisito lo scorso aprile da Nokia. Il piano dello scorso luglio include fino a 18.000 esuberi, circa il 14% della forza lavoro dell’epoca.

Nella conference call, il direttore finanziario Amy Hood ha commentato l’andamento dei conti citando la tendenza dei consumatori ad abbandonare versioni tradizionali del software Office installato su personal computer con quello basato sul Web chiamato Office 365. Da quest’ultimo, almeno nel breve termine, derivano meno introiti. Non a caso Microsoft si aspetta per il trimestre in corso ricavi derivanti da licenze di software commerciali pari a 9,7-9,9 miliardi di dollari, sotto i 10,3 miliardi dell’anno scorso.

C’è poi l’andamento deludente di mercati come Cina, Russia e Giappone. Il lato positivo è quello dei servizi cloud, un business ancora piccolo (genera il 5% circa dei ricavi totali del gruppo) ma è visto come molto importante per il futuro dell’azienda. In questo caso, negli ultimi tre mesi del 2014 i ricavi sono saliti del 114%. In attesa dei conti, arrivati a mercati chiusi, il titolo Microsoft – che negli ultimi 12 mesi ha guadagnato il 28% – ha perso lo 0,36% a 47,01 dollari. Nell’after-hours ha ceduto oltre il 4%. Al mercato non è bastato il contentito lanciato dall’amministratore delegato Satya Nadella, che userà i 30 miliardi di dollari disponibili per effettuare un piano riacquisto di azioni proprie nell’arco dei prossimi due anni.

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