PRIVACY

Microsoft vs Google, è guerra sui servizi e-mail

Mega-campagna pubblicitaria contro il motore di ricerca: violati sistematicamente i messaggi di posta per il target advertising. La replica: “Processo automatico, nessuna violazione della riservatezza”

Pubblicato il 07 Feb 2013

Luciana Maci

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Microsoft in guerra contro Google sulla privacy delle email. Il colosso fondato da Bill Gates ha avviato oggi una nuova campagna pubblicitaria negli Stati Uniti, diffusa in televisione, sulla stampa e online, prendendo di mira Gmail, il servizio di posta elettronica di BigG, accusato di “leggere” le email di tutti gli utenti in modo da “targettizzare” i messaggi pubblicitari.

Lo slogan è “Don’t Get Scroogled by Gmail” e il testo è esplicito: “Google analizza ogni email inviata o ricevuta, cercando le parole chiave in modo da poter raggiungere gli utenti di Gmail con pubblicità a pagamento. E non c’è alcun modo per evitare questa invasione della privacy. Outlook.com (il servizio di posta elettronica di Microsoft, che fino a luglio 2012 si chiamava Hotmail, ndr) è diversa: noi non analizziamo le email per poter vendere pubblicità”.

Qualche esempio citato da Microsoft: se in una email si sta comunicando a un amico la separazione dal proprio partner, BigG invia l’informazione ad avvocati divorzisti, che possono così pubblicare una réclame accanto al servizio di posta. O se si sta scrivendo a qualcuno che siamo pronti ad andare in vacanza, appaiono avvisi pubblicitari di agenzie di viaggi.

Secondo uno studio commissionato dal gigante di Redmond, il 70% dei consumatori non sa che i provider leggono di routine le email personali per fare target advertising, e l’88%, venuto a conoscenza di questa pratica, la disapprova.

Inoltre Microsoft sostiene di temere per la privacy degli utenti di Outlook che inviano, o ricevono, posta da clienti di Gmail.

Non si fa attendere la replica di Google, che sottolinea come la sua tecnologia di scanning automatico delle email non abbia alcun impatto sulla riservatezza degli utenti. Un portavoce del re dei motori di ricerca, Chris Gaither, sottolinea che “nessun essere umano” legge mai la posta altrui. “Grazie all’advertising – spiega – Google e molti dei siti e dei servizi che offre possono restare gratuiti. Ci impegniamo a fondo per far sì che le pubblicità siano sicure, non intrusive e rilevanti”.

Con 69,1 milioni di utenti, l’anno scorso Gmail si è piazzata al secondo posto tra i provider gratuiti di email, classifica che vede Yahoo al primo posto (76,7 milioni di utilizzatori), mentre Microsoft è terza.

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