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Multe, a Roma scattano dopo un tweet

Sono partite le prime notifiche di infrazione del codice stradale dopo le segnalazioni di utenti via Twitter. Il comandante della Polizia Municipale, Raffaele Clemente: “Niente foto online per individuare i veicoli”. Il presidente del Codacons Rienzi: “Bastava andare più per strada”

Pubblicato il 30 Dic 2013

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“I vigili si armano di Twitter. Arrivano le prime multe social“. A scriverlo sul proprio account sulla piattaforma di micro-blogging è il comandante della polizia municipale di Roma Raffaele Clemente, che due settimane fa aveva esortato i cittadini a segnalare sul social network le auto in doppia fila con tanto di foto.

Dopo giorni di perplessità e di interrogativi posti soprattutto da sigle sindacali e organismi preposti alla tutela della privacy, sarebbero state già spiccate le prime multe “social”, con i vigili che intervengono su segnalazione dei cittadini relative a violazioni del codice stradale.

Ieri, solo su via Salaria, sarebbero scattate 34 contravvenzioni, la maggior parte a furgoni parcheggiati in modo non corretto, dopo un gran numero di segnalazioni via social network.

Clemente, che è stato nominato lo scorso ottobre alla guida dei vigili di Roma Capitale, aveva precisato che non sarebbero state usate le foto per individuare le targhe dei veicoli dei trasgressori e multarli, ma si sarebbe tenuto conto delle situazioni segnalate per intervenire.

Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, si tratta di “una misura utile ma largamente insufficiente. A Roma il parcheggio in divieto di sosta, in curva, in doppia fila, davanti a un passo carrabile o a un accesso pedonale, è quasi la regola. Se i vigili urbani volessero, potrebbero elevare migliaia di multe ogni giorno, senza bisogno di segnalazioni ricevute dai cittadini: basta andare in strada”.

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