COMMERCIO

Nasce “Street smart retail”: i negozianti diventano hi-tech

Progetto di collaborazione tra i player europei e l’istituto comunitario di innovazione e tecnologia. Investimenti per 10 milioni di euro. Obiettivo l’offerta alle imprese di un ponte Ict con la clientela

Pubblicato il 22 Ott 2014

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Sfruttare il potenziale dell’Ict per fare innovazione anche nel commercio al dettaglio. E’ l’obiettivo di “Strret smart retail”, il progetto nato dall’Eit Ict Labs, l’Istituto europeo d’innovazione e tecnologia) che coinvolge 15 partner provenienti da Germania, Italia, Finlandia e Paesi Bassi, che opereranno in sinergia con l’Eit Ict Labs, incluso il nodo di Trento. Tra i partner vi sono imprese e centri di ricerca come Nokia, Telecom Italia, Engineering, Philips, Aalto University, Politecnico di Berlino, Dfki, Deutsche Telecom, Politecnico di Milano e Trento Rise. Il polo dell’innovazione trentino, in particolare, svolgerà un ruolo fondamentale nel coordinamento del progetto a livello europeo. Street Smart Retail peraltro prevede un forte coinvolgimento di tutto il sistema trentino per portare l’innovazione sul territorio e sviluppare modelli che potranno poi essere replicati e commercializzarti a livello europeo.

Il progetto prevede nei prossimi tre anni un investimento di oltre 10 milioni di euro da parte dello Eit Ict Labs. Solo per il primo anno l’investimento supera i 3 milioni, a cui si aggiungeranno gli investimenti dei partner. La diffusione e commercializzazione dei prodotti e servizi innovativi sarà realizzata nelle fiere specialistiche in Europa, Asia e America settentrionale.

“L’innovazione – si legge in una nota di Eit Ict Labs – giocherà un ruolo sempre più importante in questo settore: le abitudini di acquisto dei consumatori sono in continua evoluzione, e il negozio tradizionale, con i suoi scaffali carichi di prodotti e le sue offerte stagionali, subisce la concorrenza dello shopping online. L’Ict può dare una mano ai negozianti, aiutandoli a rendere più appetibile la loro offerta grazie a nuovi servizi che possano valorizzare il grande punto di forza del negozio tradizionale: la fisicità e la tangibilità dei prodotti”.

Street Smart Retail si basa su strumenti capaci di capire quali sono gli interessi, le aspettative e i gusti dei clienti quando visitano gli esercizi commerciali, così da offrire loro servizi personalizzati, e ridurre il gap tra consumatore e venditore. L’obiettivo è aiutare i negozi tradizionali nell’evoluzione verso il “brick and click”, migliorando le esperienze di shopping anche attraverso la cosiddetta “realtà aumentata”, con schermi interattivi e illuminazione intelligente. La prospettiva è di introdurre, entro i prossimi due anni, nuovi prodotti e servizi a supporto del commercio al dettaglio: come applicazioni mobile in grado di migliore l’esperienza non solo dei consumatori ma anche dei turisti, che in questo modo avranno la possibilità di visitare mostre museali e partecipare a eventi. L’analisi dei dati sarà svolta attraverso le piattaforme tecnologiche sviluppate dal consorzio europeo dei partner, ma coinvolgendo gli ecosistemi locali”.

“Il contesto trentino, caratterizzato da una ricchezza di prodotti locali e da importanti flussi turistici, è un laboratorio ideale in cui sperimentare innovazioni nel retail. Il Nodo italiano opera per raccordare l’innovazione generata in Eit Ict Labs con le realtà territoriali”, spiega Roberto Saracco, direttore dello Eit Ict Labs Italy.

“Grazie a questo progetto – commenta Sandro Battisti, project leader che rappresenta Trento Rise – svilupperemo dei servizi innovativi facendo leva sulla tecnologia per migliorare gli acquisti all’interno dei supermercati trentini (in particolare nella rete Coop) e per potenziare l’esperienza di visita, di acquisto e partecipazione ad eventi all’interno dei musei trentini, in particolare nel Muse. Si tratta di un’iniziativa-pilota grazie alla quale queste soluzioni innovative saranno utilizzate e testate in Trentino, per essere poi applicate anche sul mercato internazionale”.

“In un mondo sempre più complesso i musei debbano contribuire a sviluppare il rapporto tra cittadini e le sempre nuove e diverse dotazioni tecnologiche – conclude Michele Lanzinger, direttore del Muse – Ciò diventa ancora più necessario quando si parla di Ict per via del loro ruolo di inclusione sociale e per il loro contributo alla riduzione del gap tra educazione, scienza e tecnologia. In quest’ultimo anno il museo (MUSE) ha valorizzato il proprio ruolo di innovatore di prodotto, nel quadro più ampio del sistema trentino, attraverso lo sviluppo di progetti mirati a intensificare la presenza della tecnologia al servizio della conoscenza, arricchendo l’esperienza del visitatore e le potenzialità di fruizione dei contenuti del museo”.

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