CAMBIO DI SCENARIO

Nokia Solutions and Networks, via il presidente esecutivo Jasper Ovesen

Jasper Ovesen lascia l’incarico dopo il completamento del takeover del business mobile Nokia da parte di Microsoft entro il primo trimestre 2014. Ma per un periodo resterà come advisor

Pubblicato il 30 Dic 2013

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Se ne va il presidente esecutivo di Nokia Solutions and Networks (Nsn), Jasper Ovesen. Nokia ha annunciato che il top manager lascerà l’incarico ricoperto nell’ambito della divisione aziendale che produce dispositivi per le telecomunicazioni dopo il completamento del takeover dell’unità di telefonia mobile della società finlandese da parte di Microsoft, previsto nel primo trimestre 2014.

Ovesen proseguirà “per un certo periodo” il suo percorso all’interno della company in qualità di advisor, anche dopo che il business mobile sarà passato definitivamente sotto l’ala del colosso statunitense.

Spogliata dal business della telefonia mobile, il 90% delle entrate di Nokia dovrebbe derivare, secondo le stime degli analisti, proprio dalla sua unità Nokia Services and Networks.

Ovesen è entrato in Nsn a settembre 2011, quando era una joint-venture tra Nokia e Siemens. Dall’agosto 2013 Nsn è posseduta totalmente da Nokia.

“Ringraziamo Jesper – ha commentato il presidente e ceo ad interim di Nokia, Risto Siilasmaa – per aver giocato un ruolo importante nel rafforzamento di Nsn, che è diventata un’azienda specializzata nella banda larga mobile, diventando una leader del settore e traendone profitti, e sta andando oltre i confini per connettere le persone all’Lte e alle nuove tecnologie. Auguriamo a Jasper il meglio per il suo futuro”.

Intanto il mercato attende ulteriori novità sulla struttura manageriale di Nokia, ma anche di Nsn, dopo la chiusura dell’accordo annunciato agli inizi di settembre, che prevede l’acquisto dei cellulari Nokia e dei brevetti della società finlandese per 5,44 miliardi di euro. L’azienda di Redmond pagherà 3,79 miliardi di euro per ”sostanzialmente tutta” la divisione di telefoni Nokia e 1,65 miliardi di euro per la licenza dei suoi brevetti. L’operazione, in contanti, è destinata a cambiare l’industria delle telecomunicazioni sui due continenti.

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