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Noovle, Paolo Vannuzzi: “Aziende italiane verso la maturità cloud, decisivo il Pnrr”

L’Head of Commercial Operations della società del Gruppo Tim evidenzia l’impulso alla digitalizzazione dato dai player di mercato, dalle iniziative del Governo e dall’evoluzione normativa. “Il futuro sarà costruito su ecosistema, partnership e open innovation”

Pubblicato il 14 Dic 2021

Patrizia Licata

Paolo Vannuzzi Noovle

In Italia cresce il numero di aziende che adotta soluzioni cloud e, anche se siamo lontani dalla maturità, le barriere culturali stanno cedendo e il Pnrr potrà dare l’impulso decisivo allo sviluppo del mercato. Lo ha affermato Paolo Vannuzzi, Head of Commercial Operations, Noovle, intervenendo all’evento CorCom-Digital360 “L’Italia alla sfida del cloud nazionale”.

Noovle è sul mercato del cloud da più di 10 anni e offre non solo tecnologie, ma competenze“, ha sottolineato Vannuzzi. “Il business globale vale 3,8 miliardi di dollari e il PaaS e IaaS crescono anche più del SaaS, segno di una maggiore consapevolezza”. Vannuzzi ha citato anche un’evoluzione positiva del contesto normativo: la regolamentazione è più chiara in Italia e in Ue, dando ulteriore impulso ai progetti. Da parte loro i grandi vendor hanno compiuto “grandi passi in avanti per far evolvere il concetto del servizio cloud verso una maggiore compliance e sicurezza avvicinandosi territorialmente al cliente”.
In questo scenario anche l’Italia è in crescita: “Si stanno superando gli ostacoli culturali verso l’approccio as-a-service e la pandemia ha accelerato i progetti di innovazione e lo spostamento del business sui canali digitali”. Eppure, secondo le rilevazioni del Politecnico di Milano, un’ impresa italiana su tre non ha ancora accompagnato il percorso tecnologico con azioni di cambiamento organizzativo. Noovle può contribuire al cambio di passo e all’accelerazione necessaria per supportare la transizione digitale che è uno dei pilastri portanti del Pnrr, ha sottolineato Vannuzzi.
“Nel futuro di Noovle c’è il potenziamento dell’hybrid cloud. Siamo già al lavoro con i grandi player per creare nuovi datacenter, arricchire la nostra offerta e andare verso il modello ibrido che unisce cloud pubblico e privato”, ha indicato Vannuzzi. Come Tim company Noovle ha un esteso presidio territoriale e sta “spingendo non solo sull’evoluzione tecnologica e sulle use per i clienti sul territorio, ma anche sullo sviluppo delle competenze, sia nelle aziende che negli istituti di formazione come le scuole e le università”.
Fare e innescare innovazione è il grande obiettivo di Noovle e per questo restano fondamentali le partnership, ha concluso Vannuzzi. “Avere un valido ecosistema di partner è un elemento centrale della strategia di Noovle per la crescita del territorio: le collaborazioni sono la base per la creazione di un ecosistema cloud nazionale“, ha detto il top manager. La Tim company prosegue con le alleanze con i vendor cloud, a partire da Google, ma anche Microsoft, Oracle, Vmware, e altri ancora. Ci sono poi le collaborazioni con i system integrator per condividere competenze e la grande leva delle startup e dell’open innovation, che nutrono il percorso verso il futuro.
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