IL CONTRIBUTO

Nuti (Aiip): “Non solo diritti, sul web ci sono anche i doveri”

L’associazione evidenzia le criticità della Carta elaborata dal comitato di Rodotà: “Non lasciare la definizione di Internet al senso comune”

Pubblicato il 28 Nov 2014

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Oggi, 28 novembre 2014, l’Associazione Italiana Internet Provider (Aiip) è stata convocata presso la segreteria istituzionale dell’on. Boldrini per esporre il proprio contributo alla bozza della Dichiarazione dei diritti e dei doveri legati alla Rete Internet. I temi portati all’attenzione degli Isp italiani sono stati, in particolare, la salvaguardia della Net Neutrality, essendo l’associazione a pieno favore di una governance orientata al mantenimento della neutralità della rete, la non attribuzione agli operatori intermediari di funzioni di controllo o di intervento sui dati che transitano all’interno dei canali messi a disposizione dei propri clienti, anche a tutela del diritto alla privacy, il mantenimento della asimmetria regolamentare a tutela della concorrenza, con particolare attenzione al mantenimento dell’orientamento al costo delle offerte wholesale dell’operatore incumbent.

Altro tema portato all’attenzione del comitato è stato quello della centralità nazionale del traffico Internet italiano: “la Rete Internet è e sarà sempre senza confini. Tuttavia, creare le condizioni per cui i dati trasmessi tra due soggetti, entrambi operanti su suolo italiano, debba superare i nostri confini nazionali e poi rientrare, determinando un allungamento del percorso che significa una maggiore durata della trasmissione è, a nostro giudizio, dannoso sia in termini di sicurezza dei servizi, sia in termini di sicurezza della privacy, sia di efficienza della porzione di Rete Internet sita nei nostri confini nazionali”, riporta il documento portato all’attenzione di Rodotà e degli altri membri del comitato.

In occasione della consultazione Paolo Nuti, vice presidente di Aiip, ha rilasciato la seguente dichiarazione: Esprimiamo apprezzamento per l’importante e utilissimo lavoro del comitato, essendo però l’intento quello di definire i diritti ma anche i doveri avremmo gradito maggiore attenzione sul tema della responsabilità degli utenti di Internet, che va gestita bene. La legge che vale nel mondo degli atomi deve trovare esatta corrispondenza nel mondo dei bit, e questa considerazione riguarda anche l’attribuzione di responsabilità a noi Isp. Altro appunto: nella bozza proposta dal comitato si lascia la definizione di Internet al senso comune, ma questa poteva essere un’occasione per una definizione “ufficiale”, il ché avrebbe favorito poi la trattazione di temi delicati quale quello della Net Neutrality“.

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