Océ pronta a rivoluzionare il mondo dell’editoria

Pubblicato il 03 Apr 2009

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L’associazione editori evidenzia che l’80% dei titoli librari
non giustifica la stampa realizzata con i sistemi tradizionali
visto che il numero delle copie vendute non consente di arrivare al
break even.

Crescono al tempo stesso la domanda di stampa a colori nella
tipologia on demand e la richiesta di personalizzazione dei
documenti promozionali. Sono questi alcuni dei trend che Océ,
azienda multinazionale che si rivolge soprattutto al mercato dei
professionisti della grafica e della stampa, intende assecondare
per sfidare la crisi che certo non risparmia il settore.

L’obiettivo è sfruttare le opportunità per tirature brevi e
modulate in linea con il business e messaggi mirati a gruppi
selezionati offrendo una tecnologia capace di rendere remunerative
anche produzioni dove il tradizionale mondo offset mostra i suoi
limiti strutturali imponendo vincoli troppo rigidi.

L’occasione per ribadire la strategia della multinazionale
olandese è Grafitalia, la mostra di riferimento delle arti
grafiche, dove fa la prima uscita ufficiale Geert Rongen, nuovo
amministratore delegato di Océ Italia dall’inizio del 2009.

Olandese, laurea in Engineering e IT e master in International
Business Management con specializzazione in Marketing, Rongen ha
svolto gran parte della sua carriera professionale in Océ, dove è
entrato nel 1982. Alla guida della filiale italiana arriva dopo
aver diretto a livello mondiale il Business Group Technical
Document Systems e aver contribuito per cinque anni allo sviluppo
dei mercati dell’estremo orientale.Il suo obiettivo per
l’Italia è rilanciare l’azienda, puntando a mantenere le quote
di mercato e a svilupparle dove già è forte, a crescere in nuove
aree emergenti. “In un mercato frammentato come quello italiano,
abbiamo scelto di crescere puntando soprattutto su nuove nicchie,
quelle dove abbiamo più da dire”, sottolinea Rongen.

La crisi e la dematerializzazione colpiscono soprattutto i mercati
generalisti come l’office e la stampa in bianco e nero. “Le
previsioni indicano però una crescita elevata per il colore, negli
Usa come in Europa; nel 2015 saranno a colori il 30% dei documenti
nel settore transazionale, il 53% nel direct mailing, il 21% nel
libro e l’88% nei collaterals (i prodotti legati alle attività
di promozione, ndr.)”, continua Rongen, che prevede una crescita
per la stampa grafica e l’editoria che punta alla qualità e alla
personalizzazione più che ai grandi numeri.

L’azienda intende dunque accompagnare l’evoluzione aiutando i
clienti ad essere presenti nei nuovi mercati che l’innovazione
digitale contribuisce ad aprire. Le tecnologie di stampa digitali,
mandando in alcuni casi in soffitta la tecnologia offset, possono
dunque rendere competitive produzioni a bassi numeri contribuendo a
rivoluzionare il mercato dell’editoria e della grafica. È il
caso del libro che può essere prodotto con basse tirature
eliminando stock a magazzino e macero dei libri invenduti, con
vantaggi anche per l’ambiente.

Discorso analogo vale per il mondo della promozione, dove il lancio
di un nuovo prodotto richiede brochure, cataloghi e documenti
promozionali al punto vendita con contenuti sempre aggiornati, e
per quello degli eventi , dove i kit promozionali e le locandine
pubblicitarie possono, grazie alla la stampa digitale, essere
aggiornati fino all’ultimo.

Una rivoluzione potrebbe infine arrivare anche per i giornali, oggi
stampati in modo centralizzato per ottimizzare i costi, che
potranno nei prossimi anni essere realizzati localmente con
contenuti differenziati per area geografica e magari per tipologia
di lettore.

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